Il fondatore del gruppo di mercenari Yevgeny Prigozhin ha riconosciuto di aver perso più di 20.000 uomini nella lunga battaglia per Bakhmut e avverte: "Mosca non è pronta a resistere a queste incursioni"
Il gruppo di combattenti russi Wagner ha iniziato a ritirarsi da Bakhmut. Lo ha scritto su Telegram il capo e fondatore della milizia privata russa Yevgeny Prigozhin. “Ora sono le 5 del mattino del 25 maggio, noi stiamo portando via il nostro reparto da Bakhmut” afferma Pirgozhin in un video postato su Telegram in cui lo si vede stringere mani ai combattenti e salutarli.
ISW: l’alto numero di vittime oscura il successo di Mosca
L'elevato numero di vittime subite nella lunga battaglia per la conquista di Bakhmut ha oscurato il successo russo nella cittadina del Donbass. E' quanto evidenzia nella sua analisi l’Institute for the Study of War (ISW). Il capo del gruppo Wagner Yevgeny Prigozhin in un'intervista ha riconosciuto che il suo gruppo ha perso più di 20.000 uomini nella lunga battaglia per Bakhmut. Di questi, la metà erano detenuti reclutati nelle carceri russe. Secondo gli analisti Usa, molti commentatori russi sui social ipotizzano che le perdite russe siano davvero molto elevate. Nella sua intervista con il blogger filorusso Konstantin Dolgov, Prigozhin ha anche detto che la leadership militare russa non ha finora raggiunto gli obiettivi principali della guerra in Ucraina. Ed ha accusato il ministro della Difesa russo Sergei Shoigu e il capo dello Stato Maggiore dell'Esercito, il generale Valery Gerasimov, di aver bloccato il supporto e le forniture ai suoi mercenari.