L'accordo riguarda una causa intentata nel novembre 2022 in cui l'istituto bancario viene accusato di aver fatto affari con il finanziere pur sapendo che utilizzava i fondi per sostenere attività di traffico sessuale
Deutsche Bank ha accettato di pagare 75 milioni di dollari alle vittime di abuso sessuale coinvolte nel caso Jeffrey Epstein, l'imprenditore morto nel 2019 che era stato arrestato e condannato per abusi sessuali e traffico internazionale di minorenni. Il risarcimento riguarda il patteggiamento in una causa giudiziaria intentata contro la banca lo scorso anno. Lo ha riportato il Wall Street Journal precisando che Deutsche Bank non ha ammesso alcun illecito e che un portavoce della banca ha rifiutato di commentare.
La causa
L'accordo, riferisce il quotidiano statunitense, riguarda un imputato anonimo che ha avviato una class action nel novembre 2022 sostenendo che Deutsche Bank avrebbe fatto affari con Epstein pur sapendo che utilizzava i fondi per sostenere attività di traffico sessuale e ignorando i segnali e i movimenti di denaro sospetti del finanziere. Deutsche Bank avrebbe quindi accettato di pagare i 75 milioni di dollari alle vittime di abuso sessuale di Jeffrey Epstein per archiviare la causa giudiziaria. Lo hanno confermato i legali delle querelanti, precisando che il patteggiamento dovrà ricevere l'approvazione di un giudice federale. I fondi di Deutsche Bank dovrebbero essere distribuiti a tutte e 125 le vittime di Epstein che avevano già ottenuto risarcimenti tramite un fondo finanziato con l'eredità dell'imprenditore.