Ue, possibili sanzioni ad aziende cinesi che sostengono la Russia

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Bruxelles finora aveva evitato di prendere di mira la Cina, sostenendo che nessuna prova aveva dimostrato che stesse fornendo direttamente armi a Mosca

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Bruxelles ha proposto di sanzionare le società cinesi per il sostegno accordato alla macchina da guerra russa, per la prima volta dall'inizio dell'aggressione dell'Ucraina: lo riporta il Financial Times, secondo cui la mossa irriterebbe Pechino, ansiosa di impedire che l'Ue si schieri con Washington nella lotta per l'influenza globale. Sette aziende cinesi, in particolare, sono finite nel mirino per la vendita di attrezzature utilizzabili negli armamenti e, di conseguenza, nell'elenco di un pacchetto di sanzioni che sarà discusso dai Paesi Ue in settimana. Alcune società sono già state colpite da misure ad hoc Usa.  

Bruxelles finora aveva evitato di prendere di mira la Cina

La proposta di sanzioni della Commissione europea, secondo il FT, afferma in particolare che, "in considerazione del ruolo chiave abilitante dei componenti elettronici per l'uso da parte del complesso militare e industriale della Russia per sostenere la guerra di aggressione contro l'Ucraina, è opportuno includere anche alcune altre entità nei Paesi terzi coinvolti nell'elusione delle restrizioni commerciali". Le misure dovrebbero colpire anche "alcune entità russe coinvolte nello sviluppo, produzione e fornitura di componenti elettronici per il complesso militare e industriale della Russia". Bruxelles finora aveva evitato di prendere di mira la Cina, sostenendo che nessuna prova aveva dimostrato che stesse fornendo direttamente armi a Mosca.

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