
Guerra in Ucraina, così il fango e la pioggia frenano la controffensiva di Kiev
“Finché il tempo non migliora, non ci sarà alcuna controffensiva”, ha detto un soldato ucraino al New York Times. Secondo il capo della Wagner, potrebbero mancare pochi giorni all’attacco. Intanto le truppe russe si preparano scavando trincee e fortificando postazioni difensive

Mentre la guerra in Ucraina prosegue, tra operazioni d’infiltrazione ucraina e bombardamenti russi, sullo scontro continua ad aleggiare l’annunciata controffensiva di Kiev. E mentre le truppe di Mosca preparano linee difensive e fortificazioni, l’attacco ucraino atteso ormai da settimane non sembra essere ancora iniziato
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Tra le cause di questo apparente ritardo ce n’è una spesso poco citata, ma cruciale per il destino dello scontro: la situazione meteo. Le piogge primaverili infatti - riporta il New York Times - sono state molto più intense del solito e hanno riempito ampie parti dell’Ucraina centrale di terreno fangoso
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A dire che dietro alle difficoltà dell’esercito ucraino potesse esserci il maltempo, era stato anche il capo della compagnia privata militare Wagner, Yevgeny Prigozhin (in foto). Secondo Prigozhin, infatti, la controffensiva scatterà dopo che avrà smesso di piovere, per consentire di avanzare ai mezzi pesanti, che attualmente sono bloccati dal fango
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"L'ultima pioggia è prevista il 2 maggio. Poi ci vorrà un'altra settimana perché il terreno si asciughi. Poi le forze ucraine saranno pronte a muoversi”, ha detto il capo della compagnia privata militare Wagner pochi giorni fa in un audio pubblicato su Telegram
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E adesso a dirlo sono anche gli ucraini sul campo: secondo quanto ricostruito dal New York Times, sebbene le truppe siano armate e pronte, il fango sul terreno impedisce grandi manovra. “Finché il tempo non migliora, non ci sarà alcuna controffensiva”, ha detto un luogotenente al quotidiano americano
L'approfondimento del New York Times
“È stata una primavera inusuale, non c’è mai stata così tanta pioggia”, ha detto un altro soldato sul campo. L’Ucraina sta attendendo che il caldo previsto per la seconda metà della primavera solidifichi il terreno fangoso, così da renderlo abbastanza stabile per permettere ai carri armati e all’artiglieri di spostarsi con più facilità

Il passare del tempo, però, sta dando alla possibilità ai russi di prepararsi sempre più a sostenere l’attacco ucraino. Immagini satellitari analizzate dai media nei giorni scorsi mostrano infatti trincee e fortificazioni preparate dai soldati di Mosca

Tra le aree maggiormente fortificate ci sono la regione di Zaporizhzhia - per metà sotto il controllo di Mosca e che potrebbe essere il teatro principale della controffensiva - e il tratto di terra che collega la Crimea con l’Ucraina continentale. Lì sono visibili fossati, barricate, trincee a zig-zag, campi minati, filo spinato e postazioni di veicoli mimetizzate

Il momento dell’attacco, comunque, potrebbe essere imminente: il raid dei giorni scorsi contro un deposito di petrolio di Sebastopoli, in Crimea, potrebbe essere stato una prova generale prima che inizi la fase più calda. L’obiettivo delle truppe ucraine è quello di minare la logistica del nemico per rendergli più difficile la difesa

I russi però non fermano la loro campagna di bombardamenti: dopo Uman, dove gli attacchi hanno fatto strage di civili e bambini, a fine aprile sono state prese di mira le città di Kramatorsk e Konstantinovka, nella regione di Donetsk, dove sono state colpite abitazioni private, infrastrutture e anche la zona industriale
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