L'Organizzazione Mondiale della Sanità ha denunciato che un gruppo di belligeranti, non si sa di quale delle due parti in conflitto, ha occupato un edificio nella capitale Khartoum che custodisce agenti patogeni micidiali come il colera e il morbillo
Allerta biologica in Sudan, dove i militari hanno messo le mani su un laboratorio di agenti patogeni, mentre prosegue l'esodo degli stranieri anche grazie alle 72 ore di tregua mediate da Washington e Riad. L'Organizzazione Mondiale della Sanità ha denunciato che un gruppo di belligeranti, non si sa di quale delle due parti in conflitto, ha occupato un laboratorio nella capitale Khartoum che custodisce agenti patogeni micidiali come il colera e il morbillo che, se sfuggissero di mano, potrebbero causare danni catastrofici.
Oltre 200mila persone costrette alla fuga
"Il laboratorio centrale di sanità pubblica è occupato da una delle parti in lotta", ha riferito il rappresentante dell'Oms in Sudan, Nima Saeed Abid: "Hanno cacciato tutti i tecnici" e la situazione è "estremamente pericolosa" proprio per i campioni di morbillo, colera e della poliomielite. Nel Paese, oltretutto, "dopo 10 giorni di combattimenti, la carenza di cibo, acqua, medicinali e carburante sta diventando estremamente acuta, specialmente a Khartoum e nelle aree circostanti", ha lanciato l'allarme l'Ufficio umanitario delle Nazioni Unite (Ocha). Una situazione che secondo un'altra Agenzia dell'Onu, quella per i rifugiati (Unhcr), potrebbe costringere 270mila persone a fuggire verso il Ciad e il Sud Sudan.