Ieri era stato consegnato al primo ministro Rishi Sunak il delicatissimo rapporto interno da lui stesso commissionato sulle accuse di comportamento aggressivo e "bullismo" nei confronti di alcuni sottoposti avanzate a suo tempo contro Raab. Lui replica: "Pericoloso precedente"
Il vicepremier e ministro della Giustizia britannico, Dominic Raab, con una lettera pubblicata su Twitter ha annunciato le sue dimissioni meno di 24 ore dopo che è stato presentato un rapporto che lo accusa di molestie nei confronti di funzionari durante i suoi incarichi governativi precedenti. Ieri era stato infatti consegnato al primo ministro Rishi Sunak il delicatissimo rapporto interno da lui stesso commissionato sulle accuse di comportamento aggressivo e "bullismo" nei confronti di alcuni sottoposti avanzate a suo tempo contro Raab.
La lettera su Twitter in cui annuncia le dimissioni
Nella lettera al premier pubblicata su Twitter, Raab scrive che ''i ministri devono essere in grado di fornire un feedback critico diretto su briefing e presentazioni al fine di stabilire gli standard e guidare la riforma che la popolazione si aspetta da noi". Allo stesso tempo, si è detto ''chiaramente dispiaciuto per eventuali offese involontarie''. Nella lettera si scaglia contro le conclusioni "errate" del rapporto interno da lui stesso commissionato sulle accuse di comportamento aggressivo e "bullismo" nei confronti di alcuni sottoposti. Raab afferma di sentirsi "in dovere di accettare l'esito dell'inchiesta", ma sottolinea che il rapporto dell'avvocato Adam Tolley "ha respinto tutte le accuse mosse contro di me, tranne due". E poi: "Ritengo inoltre che le due conclusioni negative siano errate e costituiscano un pericoloso precedente per la condotta di un buon governo", scrive ancora Raab, come riporta il Guardian.
Il vicepremier nega le contestazioni
Raab ha sempre negato le contestazioni, risalenti al periodo in cui era titolare degli Esteri, e poi una prima volta della Giustizia, nelle compagini guidate da Boris Johnson; o ancora quando era alla guida del dicastero per la Brexit nel gabinetto precedente di Theresa May. Alcuni funzionari citati dal Guardian avevano minacciato di dimettersi se Raab fosse stato scagionato o comunque salvato.