Russia, processo a oppositore Kara-Murza: il 17 aprile la sentenza

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La scorsa settimana il pubblico ministero ha chiesto 25 anni di carcere. Il processo si svolgerà a porte chiuse e senza la presenza dell'imputato, impossibilitato per motivi di salute

 

 

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È prevista per il 17 aprile la sentenza per Vladimir Kara-Murza, uno degli oppositori politici russi più in vista. In custodia cautelare da un anno e sotto processo anche per l'accusa di alto tradimento, Kara-Murza ha assicurato che “non si pente di nulla” e che "ama la Russia". Lo ha riferito il suo avvocato, Maria Eismont, La scorsa settimana il pubblico ministero ha chiesto 25 anni di carcere. Il processo si svolgerà a porte chiuse e senza la presenza dell'imputato, impossibilitato per motivi di salute: ha perso 17 chili negli ultimi dodici mesi. Kara-Murza, che in passato è sopravvissuto a due tentativi di avvelenamento, è accusato anche di cooperare con i Paesi della Nato e diffondere informazioni false sull'esercito russo in Ucraina. Secondo l'accusa, Kara-Murza "ha consapevolmente diffuso false informazioni" accusando l'esercito russo di aver bombardato aree residenziali, ospedali e scuole in Ucraina durante un intervento del marzo 2022 alla Camera dei rappresentanti dello Stato dell'Arizona negli Usa.

 

 


Considerato prigioniero di coscienza da Amnesty International 

Kara-Murza è anche accusato di alto tradimento, reato perseguibile con 20 anni di carcere, e di lavorare per una Ong dichiarata indesiderabile dalla giustizia russa. Diverse decine di giornalisti indipendenti oggi hanno chiesto il rilascio di Kara-Murza in una lettera, in cui definiscono "infondate" e "ciniche" le accuse e parlando di processo"politico". "Kara-Murza e' un vero patriota che nei primi giorni di guerra si è già espresso contro l'aggressione russa. Ma oggi in Russia difendere la pace e la fine della guerra e' un crimine", puntualizza la lettera che denuncia il ritorno della Russia "alle pratiche staliniste del terrore politico". Nonostante il suo precario stato di salute, la giustizia russa ha prorogato fino ad agosto la carcerazione preventiva per l'oppositore 41enne, arrestato nell'aprile 2022, dichiarato agente straniero e considerato prigioniero di coscienza da Amnesty International.  

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