Cina, manovre militari intorno a Taiwan: "Rilevati 42 jet e 8 navi da guerra"

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La Cina ha "utilizzato la visita e i transiti della presidente Tsai Ing-wen negli Stati Uniti come scusa per condurre esercitazioni militari, che hanno gravemente minato la pace, la stabilità e la sicurezza nella regione", ha accusato il ministero della Difesa taiwanese in una nota

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Il ministero della Difesa di Taiwan ha riferito di aver rilevato otto navi da guerra e 42 aerei da combattimento cinesi intorno all'isola, dopo i tre giorni di manovre militari su larga scala annunciati e iniziati oggi intorno all'isola. Il dicastero taiwanese, in una nota, ha espresso "solenne condanna verso tali azioni irrazionali", aggiungendo che i rilevamenti - che includevano 29 jet che hanno attraversato la linea mediana dello Stretto di Taiwan - sono avvenuti tra le 6 e le 11 ora locale (mezzanotte e le 5 in Italia).

La presidente Tsai Ing-We: "Espansionismo autoritario"

"Negli anni recenti abbiamo avuto di fronte il continuo espansionismo autoritario" della Cina, ha affermato la presidente Tsai Ing-wen, aggiungendo di voler "continuare a lavorare con gli Usa e con gli altri Paesi simile per difendere i valori della libertà e della democrazia".

Secondo il ministero della Difesa di Taipei le esercitazioni militari della Cina intorno a Taiwan minacciano "la stabilità e la sicurezza regionali". La Cina ha "utilizzato la visita e i transiti della presidente Tsai Ing-wen negli Stati Uniti come scusa per condurre esercitazioni militari, che hanno gravemente minato la pace, la stabilità e la sicurezza nella regione", ha accusato il ministero della Difesa taiwanese in una nota.

Cina: "Manovre sono severo monito a forze separatiste Taiwan"

Le operazioni militari avviate oggi "servono come severo monito contro la collusione tra forze separatiste che cercano 'l'indipendenza di Taiwan' e quelle esterne, e contro le loro attività provocatorie". E' quanto afferma il portavoce del Comando orientale dell'Esercito popolare di liberazione cinese (Pla), Shi Yi, aggiungendo che le manovre "sono necessarie per salvaguardare la sovranità nazionale e l'integrità territoriale della Cina".

Le manovre militari

L'esercito cinese ha annunciato e avviato oggi esercitazioni di "preparazione al combattimento" nello stretto di Taiwan, dopo le tensioni con l'isola seguite a un incontro negli Stati Uniti della presidente Tsai Ing-wen e lo speaker della Camera americana Kevin McCarthy. "Il comando del teatro delle operazioni orientali dell'Esercito popolare di liberazione terrà un'esercitazione di preparazione nello stretto di Taiwan, nella parte settentrionale e meridionale dell'isola e nello spazio aereo a est di Taiwan dall'8 al 10 aprile", si legge in un comunicato dell'esercito cinese. Tali manovre includeranno anche "pattuglie di polizia", aggiunge la nota di Pechino. Il pattugliamento e le esercitazioni si svolgono nelle aree marittime e nello spazio aereo dello Stretto di Taiwan e intorno all'isola, ha spiegato il portavoce del Comando del teatro orientale dell'Esercito popolare di liberazione, le forze armate cinesi, Shi Yi.

Media cinesi: "Prove di accerchiamento dell'isola"

Le manovre militari punterebbero a realizzare un "accerchiamento" totale di Taiwan, con "pattugliamenti e avanzamenti intorno all'isola, dando forma a posizioni di accerchiamento e deterrenza a tutto tondo". Lo riporta il network statale cinese Cctv, diffondendo i primi filmati delle operazioni. Un video, sul canale militare, ha mostrato alcune delle risorse coinvolte, tra lanciarazzi e cacciatorpedinieri della Marina, nonché jet e bombardieri dell'Aeronautica. Enfasi speciale per i sistemi missilistici delle forze di terra, in grado di raggiungere l'isola dalle coste cinesi: in passato erano in dotazione solo alla 'Rocket force'.

Le relazioni tra Cina e Taiwan

La parte più stretta dello stretto tra la costa cinese e Taiwan è larga circa 130 chilometri. La Cina considera l'isola, che ha una popolazione di 23 milioni di persone, una delle sue province, che non è ancora riuscita a riunificare dalla fine della guerra civile cinese. Durante il conflitto, terminato nel 1949, l'esercito nazionalista contrapposto a quello comunista fu costretto a ritirarsi sull'isola. Le autorità cinesi hanno cercato di isolare diplomaticamente Taipei da quando la presidente Tsai Ing-wen è salita al potere nel 2016, perché membro di un partito che tradizionalmente si batte per l'indipendenza.

Dopo l'incontro di mercoledì negli Stati Uniti con il presidente della Camera dei rappresentanti americana Kevin McCarthy, ieri e l'altro ieri la Cina ha inviato navi da guerra, un elicottero e un aereo da combattimento nello stretto di Taiwan. A Taiwan c'è un'altra delegazione bipartisan del Congresso Usa, impegnata in una visita iniziata giovedì, a stretto giro dalla visita negli Stati Uniti della presidente Tsai Ing-wen (rientrata ieri sera a Taipei dopo il secondo transito americano in California). "Essere qui invia un segnale al Partito comunista cinese che gli Usa sostengono Taiwan e che rafforzeremo Taiwan, e vogliamo che ci pensino due volte prima di invadere Taiwan", ha detto Michael McCaul, presidente della commissione Esteri della Camera, a capo del gruppo di otto parlamentari che ha visitato il Giappone e la Corea del Sud in questa missione in Estremo Oriente.

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