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L'avvocato di Trump a Sky TG24: "Testimonierà se chiamato a farlo"

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L'ex presidente degli Stati Uniti, ha detto nell'intervista il legale Joe Tacopina, "ovviamente non è contento della prospettiva di essere arrestato e accusato ingiustamente, oltre al fatto della probabilità di dover affrontare un processo che nessuno crede sia valido, ma è un combattente"

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"Se verrà richiesto, Trump potrebbe anche testimoniare". Lo ha detto a Sky TG24 Joe Tacopina, avvocato che difende Donald Trump dalle accuse di aver pagato in nero la pornostar Stormy Daniels per comprare il suo silenzio.

L'intervista

Secondo quanto rivela l'avvocato nell'intervista, Tacopina è stato scelto da Trump perché "conosce la mia carriera, è molto amico di persone che ho rappresentato e gli piace il fatto che io sia un avvocato aggressivo e combattente. Questo è il tipo di persona di cui ha bisogno". Ma cosa pensa Trump di quello che sta succedendo? "Ovviamente non è contento della prospettiva di essere arrestato e accusato ingiustamente, oltre al fatto della probabilità di dover affrontare un processo che nessuno crede sia valido".  Trump però è "un combattente e combatterà se sarà chiamato a combattere. Speriamo non si arrivi a tanto, ma se gli forzano la mano, lo portano in tribunale, avranno una grande battaglia nello loro mani e noi prevarremo".

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"Se verrà richiesto potrebbe testimoniare"

Per quanto riguarda un eventuale arresto Trump è "stupito e arrabbiato perché non c'è merito in questo caso. Anche le persone che sono democratiche si stanno chiedendo: cosa stiamo facendo?", ha dichiarato il legale. Ma cosa rischia l'ex presidente degli Stati Uniti? Per quanto riguarda le accuse sul caso Stormy Daniels "se arriviamo al punto, e spero di no, di un processo con giuria, potrebbe anche testimoniare se verrà richiesto. Io non sono preoccupato, sono fiducioso di vincere fintanto che avrà un giusto processo". Per Tacopina non è scorretto parlare di 'caccia alle streghe' perché è "un tipico caso in cui si dice: questa è la persona, troviamo il reato. In America non facciamo così. Si fa invece 'Qui è il delitto, chi è il responsabile?".

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