Usa, sparatoria nell'Università del Michigan: almeno tre morti. Il killer si è suicidato

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Spari nel campus universitaro. "Ci sono tre vittime confermate", ha detto la polizia della Michigan State University su Twitter. Cinque i feriti che sono stati trasportati in ospedale

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Si è tolto la vita l'uomo sospettato della sparatoria alla Michigan State University dove almeno tre persone sono state uccise. Il sospetto killer, come riporta la polizia del campus, "è morto per una ferita da arma da fuoco autoinflitta". "Ci sono tre vittime confermate", ha detto la polizia della Michigan State University su Twitter. Cinque i feriti che sono stati trasportati in ospedale. Il sospetto killer era fuggito e la polizia aveva subito pubblicato un identikit descrivendolo come "un maschio nero di bassa statura, con indosso scarpe rosse giacca di jeans e berretto da baseball blu scuro con falda più chiara". 

Le prime ricostruzioni

L'ennesima sparatoria riguarda un'unversità d'eccellenza, la Michigan State University, uno dei centri di ricerca più famosi al mondo, con 50 mila studenti e un modello, nato nel 1855, che ha fatto da pioniere a molte altre università americane. La violenza delle armi è arrivata anche qui, a East Lansing, 150 chilometri da Detroit. Quando erano le 20,18 c'è stata la prima sparatoria: è avvenuta al Berkey Hall, l'edificio che ospita le scienze sociali. Ancora sconosciute la dinamica e le motivazioni. Stando alle prime ricostruzioni della polizia, le sparatorie sono avvenute in molteplici posti, ma il killer uno solo, di cui sono subito stati forniti l'identikit e una foto: un giovane nero, piccolo e robusto di corporatura, il volto coperto, con addosso un cappellino con visiera tipo baseball, giubbotto di jeans, pantaloni neri e scarpe rosse. La polizia ha diffuso due immagini che mostrano il killer entrare dentro l'edificio, dove ha cominciato a sparare. Poi è fuggito a piedi. 

Campus chiuso per 48 ore

Tutta l'area del campus è stata chiusa. Gli studenti sono stati invitati a restare nelle loro camere e la polizia ha lanciato un appello agli studenti che vivono fuori dal campus a non presentarsi a scuola. Tutte le attività scolastiche e sportive sono state sospese per 48 ore. La strada principale che attraversa il campus è presidiato da decine di auto della polizia, ambulanze e mezzi blindati.

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