
Papa Francesco in Congo, la messa a Kinshasa: "Cristiani siano missionari di pace". FOTO
Il Pontefice nella Repubblica democratica del Congo, prima tappa del suo viaggio in Africa. Un milione di persone assistono alla messa all'aeroporto di N'dolo di Kinshasa. "I cristiani - ha detto ai fedeli - sono chiamati a spezzare il circolo della violenza, a smontare le trame dell'odio". Poi ha incontrato le vittime di violenza nel Paese: "In nome di Dio - ha detto - condanno stupri e massacri". E alla Nunziatura ha detto: "Redistribuire i beni non è bontà ma giustizia"

Papa Francesca si trova nella Repubblica democratica del Congo, prima tappa del suo viaggio in Africa
Il Papa all'arrivo in Congo: "Giù le mani dall'Africa"All'aeroporto di N'dolo di Kinshasa, Il Papa celebra la messa per la pace e la giustizia, secondo il Messale romano per le diocesi dello Zaire. Secondo le stime delle autorità locali è presente oltre un milione di persone
Il progamma del viaggio del Pontefice in Africa
"Siamo chiamati a essere missionari di pace, e questo ci darà pace" ha detto il Papa nel corso della messa. "A credere - ha proseguito - che le differenze etniche, regionali, sociali e religiose vengono dopo e non sono ostacoli; che gli altri sono fratelli e sorelle, membri della stessa comunità umana; che ognuno è destinatario della pace portata nel mondo da Gesù"
Papa Francesco: "L'omosessualità non è un crimine"
Canti di benvenuto in lingue locali, come il lingala e lo tshiluba, hanno accompagnato l'arrivo di Papa Francesco nell'aerodromo di Ndolo a Kinshasa
Il Papa: "Omelie non siano conferenze"
Benvenuto "yaya" ("fratello maggiore", in lingala) si è udito scandire mentre la papamobile attraversava la spianata seguendo un percorso protetto da transenne
Dal Papa appello per la pace in Medio Oriente
"Benvenuto fra noi, Papa Francesco - tutti riconciliati in Gesù Cristo", "Papa Francesco - Benvenuto a Kinshasa", "Visita del Papa Francesco in Rdc", si legge sulle bandierine rettangolari e triangolari bianche che sono state sventolate recando anche immagini del Pontefice, simboli del Vaticano e del Congo
"Bandeko, boboto" (Fratelli e sorelle, pace) e "Bondeko" (Fraternità) Papa Francesco ha salutato i fedeli nella lingua locale. A inizio dell'omelia il Pontefice parla in ligala: "Esengo, gioia: la gioia di vedervi e incontrarvi è grande: ho tanto desiderato questo momento, grazie per essere qui!".
Anche a fine celebrazione Francesco ha salutato e ringraziato nella lingua locale: "Moto azali' na matoi ma koyokaW (Chi ha orecchi per intendere)", "Moto azalì na motema mwa kondima (Chi ha cuore per acconsentire)
Nel pomeriggio il Papa ha poi inoontrato alla Nunziatura le vittime delle violenze e dei conflitti dell'Est del Paese. "In nome di Dio - ha detto - condanno le violenze armate, i massacri, gli stupri, la distruzione e l'occupazione di villaggi, il saccheggio di campi e di bestiame che continuano a essere perpetrati nella Repubblica Democratica del Congo"

Nell'incontro con le vittime delle violenze nell'est del Congo, ha ricordato "l'ambasciatore Luca Attanasio, il carabiniere Vittorio Iacovacci e l'autista Mustapha Milambo" assassinati "mentre servivano la pace". "Causa la povertà non l'assenza di beni, ma la loro iniqua distribuzione", ha detto poi alla Nunziatura ad alcune organizzazioni caritative.