Iran, attacco con droni a Isfahan. Ministero della Difesa: "Sventato"
MondoL'obiettivo era uno dei complessi di officine governative. Uno dei droni è stato colpito dal sistema di difesa antiaerea del complesso e altri due sono esplosi. Il ministro degli Esteri Hossein Amir-Abdollahian ha parlato di un tentativo "per destabilizzare" il Paese, che non avrà però "alcun effetto sulla volontà e le intenzioni dei nostri specialisti per lo sviluppo di un nucleare pacifico". Per il Wall Street Journal sarebbe stato Israele a far partire i droni
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"Un attacco di droni senza successo a uno dei complessi di officine del ministero della Difesa, nella città centrale iraniana di Isfahan, è stato sventato": lo ha reso noto, in un comunicato, lo stesso ministero, aggiungendo che uno dei droni è stato colpito dal sistema di difesa antiaerea del complesso e altri due sono esplosi. Il ministro degli Esteri iraniano, Hossein Amir-Abdollahian, ha parlato di un "attacco vile" che farebbe parte "dei tentativi portati avanti negli ultimi mesi dai nostri nemici per destabilizzare l'Iran". Quanto successo, ha aggiunto, "non avrà alcun effetto sulla volontà e le intenzioni dei nostri specialisti per lo sviluppo di un nucleare pacifico". Il Wall Street Journal – citando dirigenti Usa e fonti a conoscenza dei fatti - scrive che dietro l’attacco ci sarebbe Israele, nell’ambito del tentativo che Tel Aviv sta portando avanti con Washington per contenere le ambizioni militari e nucleari di Teheran. Il blitz ha puntato una fabbrica di munizioni proprio accanto a un sito appartenente all'Iran Space Research Center, sanzionato dagli Usa per la sua attività legata al programma di missili balistici dell'Iran.
Nessuna vittima
"L'incidente, avvenuto alle 23:30 di sabato sera (le 21 in Italia), ha danneggiato solo parte del tetto di un'officina e non ha provocato vittime o danni alle attrezzature. Le attività delle officine continuano", ha dichiarato ancora il ministero citato dall'agenzia di stampa Irna.
Usa, Israele e la questione dell'Iran
Fonti vicine al dossier, scrive sempre il Wall Street Journal, parlano di un viaggio della scorsa settimana del direttore della Cia, William Burns, al centro del quale ci sarebbe stata proprio la questione dell'Iran. Lunedì 30 gennaio, per lo stesso motivo, è previsto invece l'arrivo in Israele del Segretario di Stato Antony Blinken. La scorsa settimana, Stati Uniti e Israele hanno condotto la loro più grande esercitazione militare congiunta di sempre coinvolgendo più di 7.500 membri del personale di entrambi i Paesi in una serie di scenari per testare la loro capacità di eliminare i sistemi di difesa aerea e rifornire jet, operazioni che potrebbero essere elementi chiave di un importante attacco militare contro l'Iran. Il più alto generale israeliano in carica aveva dichiarato la scorsa settimana al Wall Street Journal che Israele e gli Stati Uniti si stanno preparando al peggio.