Madonna possiede un quadro scomparso in Francia un secolo fa. Amiens: "Ce lo presti"

Mondo
particolare del quadro " Diana ed Endimione"

Si tratta del dipinto " Diana ed Endimione" del pittore Jérôme-Martin Langlois, esponente del neoclassicismo, che potrebbe essere quello scomparso dal Museo di Belle Arti di Amiens nel 1918

ascolta articolo

 

Brigitte Fouré, la sindaca di Amiens, in Francia, pubblica un video su Facebook in cui chiede pubblicamente alla popstar Madonna di avere “in prestito” uno dei quadri della sua collezione che tiene in villa, in vista del 2028 quando ci sarà la candidatura di Amiens a capitale europea della cultura. Si tratta del dipinto "Diana ed Endimione" del pittore Jérôme-Martin Langlois (1779-1838) che potrebbe essere quello scomparso durante il bombardamento del Museo di Belle Arti di Amiens nel 1918.

 

L’appello sui social

 

“Rivolgo il mio appello a Madonna perché presti alla città di Amiens un'opera finora scomparsa!” Queste le parole della sindaca di Amiens che nel video pubblicato sul suo account Facebook compare seduta nel suo ufficio con alle spalle una foto dell’oggetto del desiderio. Si tratta del dipinto "Diana ed Endimione" (1822 circa) del pittore Jérôme-Martin Langlois (1779-1838) esponente del neoclassicismo, che secondo un'inchiesta del quotidiano parigino “Le Figaro” Madonna avrebbe acquistato nel 1989 ad un'asta di Sotheby's a New York per 1,3 milioni di dollari.  La tela esposta in una delle ville della cantante americana, potrebbe essere quello che si pensa sia stato distrutto nel bombardamento del Museo di Belle Arti di Amiens nel 1918.

 

 

approfondimento

Meloni e Macron, oggi colloquio telefonico su Ucraina e migranti

Madonna - ©Getty

Il fatto

 

Tutto nasce da un articolo di “ Le Figaro” che parla di un dipinto che nel 2015 un ricercatore di Amiens avrebbe individuato in un servizio fotografico di Paris Match realizzato in una villa di Madonna. In seguito a questa scoperta, il Museo di Amiens ha presentato una denuncia contro ignoti per il furto del dipinto. La sindaca Brigitte Fouré ha colto l'occasione della pubblicazione di questo articolo per richiamare l'attenzione della cantante affinché accetti di prestare quest'opera “Potrà così, per un po', tornare ad Amiens e farsi vedere da migliaia di abitanti di Amiens!” ha dichiarato la sindaca su Facebook.

 

approfondimento

Carabinieri ritrovano nel Teramano dipinto rubato a Milano

Il giallo del dipinto

 

Nel 1918 il centro di Amiens fu bombardato dall'esercito tedesco. Il padiglione nord-ovest del Museo di Belle Arti fu sventrato da un siluro. La maggior parte delle opere esposte vennero recuperate dal curatore Albert Roze, tranne una quindicina di dipinti. Tra questo si pensava che ci fosse anche la tela di “Diana ed Endimione”. Negli anni Settanta lo storico dell'arte Jacques Foucart, curatore del dipartimento di pittura del Louvre, intraprese una ricerca sull’opera di Langlois e notò che non c'era più traccia del dipinto dal 1911. Nel 1989 Sotheby's mise all'asta un dipinto di "Diana ed Endimione" che assomigliava come una goccia d'acqua a quello del museo di Amiens. L'opera non era datata né firmata e non presentava alcun timbro sul retro, a differenza del dipinto scomparso nel museo di Amiens. Secondo Sotheby's le dimensioni della tela erano inferiori di tre centimetri in altezza rispetto al dipinto di Amiens. Stimata tra i 300.000 e i 400.000 dollari, il dipinto era considerato una vecchia copia ed è stata infine acquistata per 1,3 milioni di dollari dalla cantante Madonna.

approfondimento

Urban artist 'rilegge' Lucio Dalla, dieci dipinti a Parma

Mondo: I più letti