Un'inchiesta del Mirror rivela gli effetti disastrosi a lungo termine del rogo che il 14 giugno 2017 costò la vita a 72 persone, tra cui due italiani. Si tratta di forme di tumori legate agli alti livelli di esposizione ad agenti contaminanti durante gli interventi di soccorso
La conseguenze negative del disastro della Grenfell Tower continuano a manifestarsi anche dopo cinque anni: almeno 12 vigili del fuoco, fra quelli che hanno prestato i soccorsi durante l'incendio del grattacelo di Londra divorato dalle fiamme il 14 giugno 2017, si sono infatti ammalati di cancro, e alcuni sono allo stadio terminale. In particolare, sono stati diagnosticati tumori allo stomaco e leucemie per cui non c’è cura. Lo riporta il Mirror. Secondo un'inchiesta realizzata dal tabloid inglese, si tratta di forme di tumore legate agli alti livelli di esposizione ad agenti contaminanti durante gli interventi. La preoccupazione è che le diagnosi siano destinate a salire: alcuni tipi di cancro impiegano infatti fino a 25 anni per manifestarsi. "Ci aspettiamo che vengano rivelati presto alcuni dati che rischiano di essere schockanti", ha detto una fonte dei vigili del fuoco al Mirror.
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Diagnosi di cancro per il 4% degli agenti monitorati
Alcuni dei 1300 vigili del fuoco intervenuti per domare il rogo che costò la vita a 72 persone residenti del complesso di appartamenti di West London - fra cui una coppia di italiani, Marco Gottardi e Gloria Trevisan – sono rimasti in servizio per oltre 10 ore, senza potersi togliere le tute e le mascherine contaminate. Altri sono rimasti in uno scantinato pieno di fumo fino a sei ore. Adesso gli altri soccorritori e i sopravvissuti hanno chiesto di poter effettuare degli screening medici, e sono emersi anche casi di ictus, malattie cardiache e insufficienza renale. "Sono molto preoccupato. Ho due bambini piccoli e voglio crescerli", ha dichiarato al Mirror David Badillo, il primo vigile del fuoco a entrare nel complesso durante il rogo. "Ho fatto i controlli medici e finora non è emerso nulla, per fortuna, ma non so cosa potrebbe succedere in futuro". La sanità pubblica sta monitorando le condizioni di salute di tutte le persone che sono rimaste coinvolte nell'incendio: secondo la ricerca commissionata dal sindacato dei pompieri e realizzata dall’università del Central Lancashire, il 4% degli agenti interpellati, dal 2017 ad oggi, ha scoperto di essersi ammalato di cancro. Nel 2019, l’ateneo aveva lanciato l’allarme sottolineando che il terreno attorno alla torre, in un raggio di 200 metri, risultava contaminato da detriti carcinogeni.