La denuncia arriva dall'organizzazione Iran Human Rights. Nella lista stilata dalla ong, la maggior parte delle persone hanno tra i 20 e i 30 anni e alcuni sono minorenni. Sono 481 le persone che sono già state uccise dalle forze armate durante le manifestazioni
Sono 109 persone le arrestate in Iran che rischiano di essere condannate a morte o giustiziate se la pena capitale per loro è già emessa. Lo denuncia la ong con sede ad Oslo 'Iran Human Rights' che sta monitorando la situazione nel Paese da quando, quasi 4 mesi fa, sono iniziate le dimostrazioni anti governative. La ong sottolinea che il numero potrebbe essere anche maggiore: le autorità di Teheran esercitano infatti pressioni sulle famiglie dei condannati affinché non rendano pubbliche le loro vicende. Nella lista stilata e resa nota dalla ong, la maggior parte delle persone hanno tra i 20 e i 30 anni e alcuni sono minorenni. Dall'inizio delle proteste, afferma Iran Human Rights, sono state uccise dalle forze di sicurezza 481 persone, tra cui 64 minori e 35 donne (GUARDA IL VIDEO. Human Rights: inserire guardia islamica in lista terroristi).
Alcune condanne già eseguite
Intanto un tribunale iraniano ha condannato a morte un detenuto per la sua partecipazione alle proteste: sale così a 17 il numero delle condanne all'impiccagione, di cui quattro sono state già eseguite. Javad Rouhi è stato condannato all'impiccagione per aver "guidato" un gruppo di "rivoltosi" a dicembre nella città settentrionale di Noshahr, in incidenti in cui sono rimaste uccise cinque persone e diversi membri della sicurezza.