L'incidente provocato da una forte tempesta è avvenuto nel Golfo di Siam, nell'Oceano Pacifico. L'esercito ha avviato un'operazione di ricerca e soccorso coinvolgendo navi, aerei ed elicotteri per cercare di localizzare parte dell'equipaggio che si ritiene sia alla deriva su un'imbarcazione di emergenza
Tragedia in mare. Continuano le ricerche dei 31 marinai dispersi dopo il naufragio della nave militare thailandese al largo di Bang Saphan. L’ imbarcazione con a bordo 106 persone si è capovolta ed è affondata in seguito ad una tempesta nelle acque del Golfo di Siam, nell’oceano Pacifico. Le autorità di Bangkok fanno sapere che sono riuscite a salvare 75 membri dell'equipaggio soccorsi da un’altra nave della marina militare. Trentuno di loro però mancano all’appello. "Sono passate più di 12 ore, ma continueremo a cercare" ha detto alla Bbc un portavoce della marina, l'ammiraglio Pogkrong Monthardpalin spiegando che è stata aperta una inchiesta in quanto ''non era mai accaduto un disastro simile a una nave della nostra flotta''.
La ricerca dei dispersi
La nave militare Htms Sukhothai è stata costruita per la marina thailandese negli Sati Uniti a metà degli anni 80. La flotta era di pattuglia a soli 32 chilometri a ovest di Bang Saphan, nella provincia di Prachuap Khiri Khan, quando è stata sorpresa di notte da una forte burrasca in mare. L’imbarcazione è affondata dopo aver subito una serie di problemi al motore. I funzionari thailandesi hanno spiegato che la nave ha iniziato ad imbarcare tanta acqua poco prima della mezzanotte. Si è allagato subito lo scafo creando un cortocircuito nella sala macchine. L'esercito ha avviato un'operazione di ricerca e soccorso coinvolgendo navi, aerei ed elicotteri per cercare di localizzare parte dell'equipaggio che si ritiene sia alla deriva su un'imbarcazione di emergenza.
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