Chi è Antonio Panzeri, ex europarlamentare indagato a Bruxelles

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All'europarlamento dal 2004 al 2019 (prima con il Pd poi con articolo 1), ha mosso i primi passi della sua vita politica all'interno del Pci e del movimento sindacale milanese. Dopo l'esperienza da eurodeputato ha fondato e dirige una ong nel campo dei diritti umani

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Pier Antonio Panzeri, ex europarlamentare ora indagato per corruzione,  è approdato per la prima volta a Bruxelles nel 2004 dove è rimasto fino al 2019. Prima la sua carriera politica si è sviluppata all'interno del Pci e del movimento sindacale. Nato nel 1955 a Riviera d'Adda, in provincia di Bergamo, Antonio Panzeri tra la fine degli anni '90 e all'inizio degli anni duemila era uno dei punti di riferimento della sinistra milanese. All'epoca ricopriva la carica di segretario della camera del lavoro e ad un certo punto si è parlato di lui anche come possibile successore di Sergio Cofferati alla guida della Cgil.

Al Parlamento europeo dal 2004 al 2019

Quando approda a Bruxelles per la prima volta continua a mantenere un forte legame con il territorio e con il mondo del lavoro dell'hinterland milanese. Nel 2009, dopo la sua rielezione all'europarlamento, Panzeri, nell'ambito della commissione esteri, si occupa delle relazioni con il Maghreb ed è anche componente di quella per il mercato unico europeo. Nel 2014 viene confermato nel suo posto a Strasburgo con oltre 77 mila preferenze. Tra i suoi incarichi nella terza legislatura anche quello di componente della sottocommissione per i diritti umani.

 

Fonda ong nel campo dei diritti umani

Circa a metà della legislatura lascia la delegazione del Pd per rappresentare Articolo 1 sempre all'interno del gruppo dei Socialisti e Democratici europei. Alla fine della sua esperienza da eurodeputato, nel 2019, resta nel campo dei diritti umanitari e fonda la Ong Fight Impunity che guida nella veste di direttore. 

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