Via libera dal consiglio Ue per Zagabria, resta invece aperto il dibattito sugli altri due Stati il cui ingresso è osteggiato dall'Austria e dai Paesi Bassi
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Il Consiglio dell'Ue ha approvato l'adesione della Croazia a Schengen dal primo gennaio 2023.
Resta ancora invece aperto il dibattito su adesione di Bulgaria e Romania, osteggiate da Austria e Paesi Bassi. "Congratulazioni alla Croazia. A Bulgaria e Romania invece dico: meritate di entrare, avete un forte sostegno da quasi tutti gli Stati membri e dalla Commissione. Esprimo disappunto e tristezza, perché quando non siamo uniti siamo più deboli. Ma sono convinta che raggiungeremo l'ingresso di Bulgaria e Romania in questa legislatura e sarà la mia priorità far sì che accada". Ha detto Ylva Johansson, Commissario europeo per gli Affari interni.
Il veto dell'Austria su Bulgaria e Romania
Il mese scorso la Commissione europea aveva esortato a consentire ai tre Paesi di entrare nell'area Schengen, ma non tutti gli Stati membri sostengono la proposta. Il cancelliere austriaco Karl Nehammer ha ribadito martedì che il suo governo è pronto a sostenere l'adesione della Croazia, ma voterà contro Romania e Bulgaria per problemi di migrazione irregolare. Il parlamento olandese ha adottato una risoluzione in ottobre, affermando che era necessaria un'ulteriore analisi del funzionamento dello stato di diritto e dell'entità della corruzione e della criminalità organizzata in Bulgaria e Romania. Gli sforzi di Bulgaria e Romania per aderire sono stati bloccati per più di un decennio. L'adesione di un paese all'area Schengen deve essere approvata all'unanimità.
Schengen, chi è dentro e chi è fuori
L'area Schengen a 26 membri limita i controlli alle frontiere tra i suoi membri e consente alle persone di viaggiare, lavorare e vivere in un altro paese senza visti o permessi. Bulgaria, Romania, Croazia, Irlanda e Cipro sono gli unici paesi dell'Ue ancora fuori dall'area Schengen, mentre gli stati extra-Ue come Islanda, Norvegia, Svizzera e Liechtenstein ne fanno parte.