Seconda montagna più alta dell’Ecuador dopo il Chimborazo e uno dei vulcani più attivi del Sudamerica, nei giorni scorsi ha emesso una colonna di gas e ceneri straordinariamente alta
In Ecuador il vulcano Cotopaxi ha emesso un pennacchio vulcanico di cenere e gas che durante il fine settimana ha raggiunto un'altezza di 1,8 chilometri di altezza (1,1 miglia) sopra il cratere. La cenere del vulcano, fa sapere l'Istituto geofisico ecuadoriano, è caduta a sud della capitale, Quito, e nelle valli circostanti. Il vulcano, uno dei più attivi del Sudamerica, emette vapori e gas da ottobre, ma la colonna che si è alzata nei giorni scorsi è stata straordinariamente alta. I sismologi hanno affermato che era costituita principalmente da gas e conteneva solo piccole quantità di cenere.
Il Cotopaxi ha eruttato dozzine di volte: memorabile quella dell'agosto 2015 quando fuoriuscirono dal cratere grandi quantità di cenere dopo un periodo di relativa calma durato 70 anni (venne dichiarato lo stato di emergenza).
Una delle eruzioni più significative avvenne invece nel 1877 quando le colate di fango vulcanico viaggiarono fino a 100 chilometri (60 miglia) dal cratere e distrussero la città di Latacunga. La prima eruzione del Cotopaxi risale invece al 1534 e fu segnalata dai conquistadores spagnoli.
approfondimento
L'eruzione a Tonga è stata la più forte mai registrata
Situata a 50 chilometri sud-est della capitale Quito e a 33 chilometri a nord-est da Latacunga, con un'altitudine di 5.872 metri Cotopaxi è la seconda montagna più alta dell'Ecuador dopo il Chimborazo (6.310 m) e il terzo vulcano più alto del mondo, dopo il Sabancaya in Perù e l'Ojos del Salado in Cile.