Iran, 40 cittadini stranieri arrestati durante le proteste

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La magistratura iraniana parla di quaranta cittadini stranieri, di cui non si conoscono la nazionalità, finora finiti in carcere per il loro coinvolgimento nelle manifestazioni scoppiate da oltre tre mesi nel Paese

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Quaranta cittadini stranieri sono finiti in carcere per aver partecipato ai disordini scoppiati in Iran dopo la morte di Mahsa Amini, la ragazza arrestata il 13 settembre scorso per non aver indossato il velo islamico in modo corretto. Lo riporta il sito della Reuters citando il portavoce della magistratura iraniana Masoud Setayeshi che parla dell’arresto “finora” di 40 stranieri “per il loro coinvolgimento nelle proteste” senza rivelare le loro nazionalità. Tre mesi fa, a settembre Teheran aveva messo dietro le sbarre 9 europei. 

Saranno giudicati secondo la legge islamica

 

I quaranta stranieri arrestati in Iran con l'accusa di aver partecipato alle rivolte “saranno giudicati secondo la legge islamica” ha aggiunto il portavoce della magistratura Massoud Setayeshi. Poi ha ricordato che due cittadini francesi accusati di collusione contro la sicurezza nazionale e di spionaggio, sono ancora in custodia “e il loro caso è nella fase finale della decisione” ha aggiunto Setaveshi. Almeno 57 "agitatori" sono stati arrestati con l'accusa di aver organizzato rivolte nella città di Izeh. “Finora sono state emesse 1.118 incriminazioni per i rivoltosi, mentre 2.432 manifestanti sono stati assolti" ha concluso il portavoce.

 

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