Birmania: liberati 700 prigionieri, tra loro quattro stranieri

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La mossa a sorpresa della giunta militare, che governa il paese con pugno durissimo da inizio 2021, ha ridato speranze a molti “dissidenti”  

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La giunta militare birmana ha annunciato di aver liberato 700 prigionieri, tra cui un'ex diplomatica britannica, un giornalista giapponese e un consigliere australiano dell'estromesso governo di Aung San Suu Kyi. Rilasciato anche un quarto straniero di cui però non si conoscono le generalità. L'ex ambasciatrice britannica Vicky Bowman, il consigliere economico australiano Sean Turnell e il reporter giapponese Toru Kubota "saranno rilasciati in occasione della festa nazionale", ha detto una fonte ufficiale all'Afp. Rilasciato anche un quarto straniero di cui però non si conoscono le generalità.

Ancora non si sa quando potranno lasciare il Paese

Gli stranieri rilasciati potranno godere dell'amnistia e saranno rimpatriati nei rispettivi Paesi, si legge in una nota ufficiale. I tre erano stati arrestati durante le attività di repressione del dissenso in Birmania. Ancora non è stato deciso quando potranno lasciare il Paese.

 

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Amnistia per 6000 prigionieri

L'ex ambasciatrice britannica Vicky Bowman e il marito birmano, erano stati condannati al carcere per presunte violazioni delle leggi sull'immigrazione, secondo quanto annunciato dalla tv di stato birmana, ripresa dalla Bbc. La loro liberazione, annunciano i militari rientra in un'amnistia concessa dal regime militare a 6.000 prigionieri. Ma la possibilità che tra questi ci sia la leader dell’opposizione ed ex premier Aung San Suu Kyi sembra minima.

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