La compagnia che possiede la Eastern Pacific Shipping ha fatto sapere che non ci sono vittime né perdite di greggio né falle e i danni materiali sono limitati
Una petroliera di una compagnia di Singapore - di proprietà di un imprenditore israeliano, Idan Ofer - è stata colpita, nella notte fra martedì e mercoledì, da un drone esplosivo non lontano dalle coste dell’Oman, dove a luglio del 2021 erano stati uccisi due membri dell’equipaggio di una petroliera israeliana, in circostanze simili. All’epoca la responsabilità dell’attacco fu attribuita, dalle autorità, all’Iran, dal momento che sono anni che si comporta in maniera alquanto aggressiva con alcune navi che transitano nella regione.
Non ci sono feriti
La compagnia che possiede la nave, la Eastern Pacific Shipping, ha fatto sapere che la nave è stata colpita da un oggetto che non ha identificato mentre si trovava a circa 240 chilometri dalle coste dell’Oman. Non ci sono feriti e la nave ha subito danni risibili. Secondo il Wall Street Journal, che cita fonti dell'intelligence israeliana, l’attacco è stato compiuto da un drone e la responsabilità potrebbe essere ancora dell’Iran.
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Gli stessi droni che usa l'esercito russo
Le accuse non sono ancora ufficiali. Il motivo del contendere potrebbe essere che l’Iran affaccia sullo stesso tratto di mare dell’Oman. Nel 2021 Teheran respinse ogni accusa di coinvolgimento nell’attacco, che fu compiuto usando droni Shahed-136, proprio gli stessi che nelle scorse settimane l’Iran ha fornito alla Russia e che l’esercito russo impiega nella guerra in Ucraina.