Ipotesi Luigi Di Maio inviato Ue nel Golfo, la Commissione non conferma, né smentisce

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L’ex ministro è in pole position tra quattro nomi per l’incarico. A breve la scelta del Commissario Ue Joseph Borrell con cui Di Maio ha un ottimo rapporto. Sarà proprio l’inviato speciale a trattare “le questioni di sicurezza" nell'area del Golfo Persico 

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L'ex ministro degli Esteri Luigi Di Maio in corsa per la carica di inviato dell'Ue nel Golfo Persico. La Commissione europea non conferma ma neanche smentisce la notizia. “Non commentiamo rumors e, come regola generale, non commentiamo mai procedure in corso nel Servizio di Azione Esterna o nel Consiglio”, ha dichiarato all'Ansa Peter Stano, portavoce della Commissione.  Fonti anonime che seguono il dossier parlano di ipotesi realistica che l'ex leader di Impegno Civico rappresenti l'Ue in un'area cruciale dal punto di vista energetico, quella del Golfo.

Gli altri candidati  

Un fatto è certo. Tra Luigi di Maio e l'Alto Rappresentante Ue per la Politica Estera Josep Borrell corre buon sangue. E questo è sicuramente un punto a favore per  la scelta di Borrell che potrebbe cadere proprio sul politico italiano in pole position  tra quattro nomi. Oltre a quello dell'ex M5s ci sono anche l'ex ministro degli Esteri cipriota Markos Kiprianou, un ex capo della diplomazia slovacco e l'ex commissario europeo per le Migrazioni, il greco Dimitris Avramopoulos. Il rapporto tra Di Maio e Borrell, dicevamo, è ottimo.  Ne è una dimostrazione  l'evento del 17 ottobre scorso, quando all'ultimo Consiglio Affari Esteri a cui ha preso parte Di Maio Borrell ringraziò pubblicamente il ministro degli Esteri uscente, innescando il lungo applauso dei suoi omologhi europei.

 

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Borrell: la sicurezza nel Golfo è molto importante per noi

A prescindere da chi ricoprirà il ruolo è certo che l'Ue si appresta a nominare un suo inviato nel Golfo Persico. Una figura di massima importanza se la si collega al contesto internazionale attuale, dato che sarà proprio l’inviato speciale a trattare le questioni di sicurezza in quest’area. Lo aveva dichiarato Borrell già lo scorso febbraio, nel corso del summit tra Ue e Paesi del Golfo a Bruxelles. “Nomineremo un inviato speciale dell'Unione europea per la regione del Golfo perché sappiamo che le questioni di sicurezza in quest'area - nel Medio Oriente in generale - sono molto importanti per noi. Non solo per l'Iran. Si pensi alla guerra in Yemen, ad esempio. Non solo per l'energia, ma perché in questa regione la transizione verso un'economia verde sarà uno degli aspetti più importanti per noi, per loro e per l'umanità”, aveva detto Borrell.

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