È di almeno un morto e otto feriti il bilancio dell'attacco sferrato contro il convoglio dell'ex primo ministro nel corso di una marcia di protesta contro l’attuale governo. Arrestato l'attentatore, che ha dichiarato: "Volevo ucciderlo perché inganna la gente"
Dopo essere stato sottoposto a un’intervento d’urgenza, versa in condizioni stabili l'ex primo ministro pakistano Imran Khan, rimasto vittima di un attentato durante un comizio a Wazirabad ,nel Punjab pachistano. L’uomo, alla guida di una protesta contro l'attuale governo di Shehbaz Sharif, è stato ferito ad una gamba da colpi di arma da fuoco. “Non è in pericolo di vita”, ha fatto sapere su Twitter il segretario generale del partito Pti Omar Ayub Khan. Il bilancio dell’attacco di oggi è di sette feriti e un morto. Secondo media locali e internazionali, uno dei sostenitori di Khan sarebbe rimasto ucciso nell'attentato. Alcuni dirigenti del partito del presidente sono rimasti feriti. Il ministro dell'Informazione Marriyum Aurangzeb ha chiesto di isolare la scena del crimine “in modo che si possano accertare i fatti”. La polizia del Punjab fa sapere che un sospetto è stato arrestato.
L’aggressore: “ Volevo uccidere Khan perché inganna la gente”
L'attentatore arrestato dalla polizia pakistana ha confessato di aver agito da solo. Si tratta di un gesto premeditato, secondo gli inquirenti. ''Volevo uccidere Imran Khan e nessun altro'', ha dichiarato l'aggressore. ''Ho fatto del mio meglio per ucciderlo perché sta ingannando la gente'', ha detto in un video pubblicato sui social. Khan fuorviava la nazione secondo l’arrestato, che afferma: “Non potevo sopportarlo, non riuscivo nemmeno a guardarlo, quindi ho tentato di ucciderlo". L’uomo smentisce di avere complici. ''Non c'è nessun altro con me. Sono solo'', conclude l’attentatore. Ma secondo informazioni non confermate, sul posto c'era anche un altro cecchino.
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Chi è Imran Khan
Imran Ahmed Niazi Khan è stato primo ministro del Pakistan dal 2018 ad aprile del 2022, quando è stato estromesso dall'incarico diventando il primo ministro in Pakistan a essere rimosso dall'incarico con un voto di sfiducia dopo le defezioni di alcuni dei suoi partner della coalizione. Khan mantiene tuttora un forte sostegno pubblico di massa nel Paese. Anche se la sua cattiva gestione dell'economia e il deterioramento dei suoi rapporti con le forze armate hanno condizionato in negativo la sua carriera politica. Si è scagliato contro l'establishment e il governo del primo ministro Shehbaz Sharif, che secondo lui è stato imposto al Pakistan da una "cospirazione" che coinvolge gli Stati Uniti.