Una magnate thailandese transgender ha acquistato la compagnia che gestisce Miss Universo

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Anna Jakkaphong Jakrajutatip ha acquistato la Miss Universe Organization dall'americana Endeavor per 20 milioni di dollari: lo ha annunciato la sua società, che ora ospiterà il concorso di bellezza internazionale a cui vuole dare un approccio "più progressista"

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Il concorso di Miss Universo diventa più inclusivo e in passa in mani asiatiche: la magnate dei media thailandese e sostenitrice dei diritti dei transgender, Anna Jakkaphong Jakrajutatip, ha acquistato la Miss Universe Organization dall'americana Endeavor per 20 milioni di dollari: lo ha annunciato la sua società, che ora ospiterà il concorso di bellezza internazionale. L'imprenditrice transgender, che ha lavorato per la difesa dei diritti LGBT+ nel Paese, è l'ad della JKN Global Group, una società di distribuzione di media con sede a Bangkok, ma è più nota al grande pubblico per il suo ruolo nelle versioni thailandesi di reality show, tra cui 'Project Runway'.

Obiettivo espansione in Asia

Obiettivo della JKN Global Group è l'espansione in Asia del concorso di bellezza di cui per quasi due decenni è stato comproprietario Donald Trump, oltre all'offerta di nuovi prodotti, tra cui trattamenti per la pelle, cosmetici, prodotti lifestyle, integratori alimentari e bevande. La Endeavor Group Holdings detiene di diritti di Miss Universo attraverso la sua controllata IMG Worldwide. Fondata nel 1952 a Long Beach dalla Catalina Swimwear, una società californiana di costumi da bagno, Miss Universo è stata al centro di polemiche durante la corsa alla Casa Bianca di Trump quando l'allora candidato repubblicano fu accusato di essersi compromesso con la Russia nel 2013, durante l'edizione moscovita del concorso. Trump si liberò di Miss Universo nel 2015, un anno prima delle elezioni, vendendo i diritti all'agenzia di talenti Endeavor.

Verso un approccio più progressista

L'acquisto della magnate Jakrajutatip è arrivato quando il concorso di Miss Universo si è avvicinato verso una maggiore inclusività. Dal prossimo anno, gli organizzatori hanno affermato che le donne sposate e le madri potranno competere per il titolo: una novità, visto che in precedenza il concorso - che viene trasmesso in più di 160 Paesi e si tiene da 71 anni - era aperto solo a donne che non erano mai state sposate e non avevano figli. Per l'imprenditrice la Miss Universe Organization è stata una "aggiunta forte e strategica" al portafoglio della sua azienda."Le nostre relazioni con partner e marchi globali non sono mai stati così forti e il nostro approccio progressista continua a posizionarci all'avanguardia nel nostro settore", hanno affermato l'amministratore delegato di Miss Universe Organization Amy Emmerich e la presidente Paula Shugart.

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