Il premier uscente, al termine del Consiglio europeo, ha rivendicato che il pacchetto sull’energia emerso dal vertice “accoglie tutte le proposte dell'Italia”. Ha anche rivendicato come il governo abbia “dimezzato l'effetto dei rincari sui bilanci famigliari”
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"Questa è la mia ultima conferenza stampa a Bruxelles, e la mia ultima da presidente del Consiglio": ha aperto così il suo intervento finale da premier Mario Draghi al termine del Consiglio europeo, prima del suo rientro in Italia per il passaggio di consegne con il nuovo governo. L’ex presidente della Bce ha parlato del ruolo futuro del Paese nel consesso internazionale: "L'Ue è fondamentale, l'Italia deve essere al centro del progetto europeo con la credibilità, l'autorevolezza, la determinazione che si addice a un grande Paese come il nostro". Draghi ha poi sottolineato come il pacchetto sull’energia deciso dal Consiglio "accoglie tutte le proposte dell'Italia", e questa decisione "si tradurrà presto in bollette più basse".
“Ridotto del 90% impatto rincari su famiglie povere”
Nel suo intervento al termine del vertice Ue con al centro il tema dell’energia, Draghi ha rivendicato che "gli effetti" dell'azione di governo "soprattutto sul piano dell'equità sono stati significativi" e "abbiamo dimezzato l'effetto dei rincari sui bilanci famigliari. Nel caso delle famiglie più povere l'impatto dell'inflazione è stato ridotto del 90%".
“Piano Ue sul gas accoglie tutte le nostre proposte”
"Abbiamo sempre detto che la risposta alla crisi deve essere europea, dobbiamo preservare l'unità dei nostri Paesi, essenziale per imporre la massima pressione sulla Russia", ha detto ancora Draghi. "Dobbiamo preservare il mercato unico, impedire il rischio di instabilità finanziaria. Una forte risposta europea è essenziale per l'Italia e anche per l'Europa", ha aggiunto il premier, ricordando come le conclusioni del Consiglio "mostrano che l'Ue è unita. Il pacchetto accoglie tutte le proposte dell'Italia". "Il risultato di oggi mostra che l'Europa è più unita. Nessuno di noi prima di questa riunione, specialmente dopo il vertice di Praga, poteva immaginare che arrivassimo a una decisione così unitaria su quello che oggi è il problema più importante dell'Ue", ha detto ancora Draghi.
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“Misure Ue sul gas sono quelle del nostro governo”
"C'è un aspetto che mi rende particolarmente orgoglioso", ha poi sottolineato Draghi. "Tutte queste misure sono iniziative del governo italiano, voglio ringraziare il ministro Cingolani e il sottosegretario Amendola e tutti i diplomatici che hanno lavorato" al dossier. "È la dimostrazione che l'Italia può tracciare un sentiero" in Europa. "Ci aspettiamo che" nelle prossime settimane "i ministri dell'Energia e anche l'Ecofin arrivino a una decisione operativa" sull'energia e "il finanziamento del fondo comune. Questo è l'auspicio che tutto il Consiglio europeo ha espresso".
“Con l'accordo in Ue presto bollette più basse”
"La decisione di questa notte ha portato ad un calo del prezzo del gas, dopo l'accordo le quotazioni hanno perso il 10% a dimostrazione che la componente speculativa è rilevante", ha detto ancora il premier uscente. "Questo è il mondo in cui andava affrontata la crisi dall'inizio e si tradurrà presto in bollette più basse". "Le proposte finora chiedevano ai Paesi con disponibilità di gas di condividere queste disponibilità. Ed è una dimensione della solidarietà, non c'era nessun elemento di solidarietà sui prezzi. Il nostro problema non è la disponibilità di gas, siamo in Ue quelli con la maggiore disponibilità. Il problema nostro è il prezzo e su questo fronte non c'erano proposte".
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“Bel colloquio con Scholz, abbiamo trovato l'intesa”
Nel corso del Consiglio europeo c’è stato anche un incontro bilaterale tra il premier uscente e il cancelliere tedesco, Olaf Scholz: “Abbiamo ripercorso la discussione di ieri. Io ho dato credito a lui di aver compreso la posizione italiana e di averla infine sostenuta e lui ha dato credito a me di averla difesa e spiegata bene: è stata una conversazione bella, due persone che erano su punti di vista totalmente opposti e hanno trovato una convergenza”. Draghi ha poi aggiunto che “il risultato di oggi mostra che l'Europa è più unita. Nessuno di noi all'inizio poteva immaginare che arrivassimo a una decisione cosi unitaria. Ma condividere il debito è un passo molto più lungo”.
“Con Cina evitare gli errori fatti con la Russia”
Spazio anche ai rapporti internazionali: durante la conferenza stampa Mario Draghi ha detto che con la Cina "non dobbiamo ripetere gli errori della Russia. Questo è stato detto in Consiglio. La preoccupazione è evitare questo pericolo".
“Non lascio consigli a nuovo governo ma lavoro fatto”
Spazio infine per il cambio di guardia in vista a Palazzo Chigi: "Non do consigli al nuovo governo, quello che un governo uscente può fare è lasciare la testimonianza di quello che ha fatto, questo è quello che un presidente del Consiglio uscente lascia a quello che arriva”, ha detto il premier Mario Draghi rispondendo ad una domanda in conferenza stampa al termine del Vertice Ue e sottolineando che "abbiamo cercato di lasciare una transizione serena" in modo tale che il nuovo governo "possa rapidamente iniziare la propria attività".