Non solo Roma, Busan e Odessa, arriva una nuova candidata per ospitare Expo 2030. In teoria, dopo Dubai 2020 (svoltosi, in realtà, quest’anno a causa della pandemia) e Osaka che si terrà nel 2025, l'evento dovrebbe tornare in Europa
Pare sia in pole position la candidatura di Riad, capitale dell’Arabia Saudita, annunciata già lo scorso anno e formalizzata alla fine settembre per Expo 2020. Il principe della Corona Mohamed Bin Salman, l’uomo sempre più forte di Riad, che da poco si è anche aggiudicato i Giochi asiatici invernali del 2029, adesso cerca di bissare il successo. I voti degli stati arabi sono assicurati e il potere economico saudita, che è leader negli aiuti allo sviluppo, potrebbe portare voti anche dall’Africa e dall’Asia, nonostante la candidatura della temibile Busan in Corea del Sud.
La Francia potrebbe sostenere Riad
A sorpresa anche gli Usa potrebbero sostenere la candidatura di Riad. I rapporti tra i due paesi si erano incrinati a causa del brutale assassinio di Jamal Khashoggi, editorialista del quotidiano statunitense Washington Post, ma a seguito dei rimescolamenti per la guerra in Ucraina lo strappo sembra sanato. La candidatura di Odessa, invece, è simbolicamente importante perché proviene da uno Stato che ora è vittima dell’aggressione internazionale russa. Per quanto riguarda Roma, il sostegno dell’Unione europea sembra minato dalle relazioni sempre più strette tra la Francia e l’Arabia Saudita, suggellate dalla visita di Macron a Riad a luglio.