La storia della gemma rivendicata dall'ex colonia: Camilla potrebbe rinunciare a indossare la corona della Regina madre il 6 maggio 2023 per evitare il caso diplomatico
Un diamante da 105 carati incastonato al centro di un trionfo di 2800 pietre: dietro lo splendore della corona della Regina madre, si cela un potenziale caso diplomatico tra Regno Unito e India. Molti cittadini dell’ex colonia britannica accusano la Royal family di aver rubato la pietra preziosa, che appartiene alla famiglia reale dal 1850 ma che è stata estratta in India circa sette secoli fa. I nervosismi sono tali che si mormora che Camilla potrebbe essere costretta a non indossare la corona a maggio, nel giorno dell’incoronazione di Carlo III.
Il caso Koh-i-noor
Il caso è esploso nei giorni immediatamente successivi alla morte di Queen Elizabeth, quando i social pullulavano di commenti al vetriolo di utenti indiani. L’accusa? La pietra preziosa è “un simbolo coloniale” e come tale deve ritornare al legittimo proprietario, l'India. Le rivendicazioni avevano suscitato qualche imbarazzo a Buckingham Palace, ma la questione probabilmente non sarebbe uscita da confini delle reti sociali se un uomo vicino al Primo Ministro dell’India Narendra Modi non avesse rilasciato delle dichiarazioni piuttosto dure: la gemma, secondo il portavoce del partito di Modi, rievoca "dolorosi ricordi del passato coloniale”. Gli appelli alla restituzione arrivano da molti parlamentari indiani come Rakesh Sinha. Il politico ha dichiarato al Washington Post che il diamante testimonia “il legame sfrontato" della monarchia con la sua storia “barbara di sfruttamento”.
Il "Coronation day"
L’imminente incoronazione di Carlo III, prevista per sabato 6 maggio, complica le cose. Il gioiello, che normalmente è conservato nella Torre di Londra, dovrebbe essere protagonista della cerimonia. Prima che si alzasse il polverone, Camilla era intenzionata a indossarlo, ma le critiche ricevute suggeriscono di rivedere i piani originari. Le soluzioni che si intravedono all’orizzonte sono due: la Regina consorte potrebbe rinunciare a portare sul capo la “coronet” oppure si potrebbe decidere di rimuovere la gemma dalla montatura e sostituirla.
Un oggetto conteso
Il diamante, uno dei più grandi al mondo, viene menzionato per la prima volta nel XIV secolo. Dal raja di Mâlvâ passò nelle mani dagli imperatori Moghul e così via fino a quando è stato acquisito alla Compagnia delle Indie Orientali dopo le guerre anglo-sikh e offerto alla Regina Vittoria nel 1850. A fregiarsi della splendida pietra sono state Queen Alexandra e Queen Mary, prima che fosse inserito al centro della croce maltese della madre della Regina Elisabetta. Elizabeth Bowes-Lyon lo indossò nel 1953, nel giorno dell’incoronazione della figlia. Negli anni le richieste di restituzione sono arrivate da più parti: oltre a Nuova Deli, la pietra è stata reclamata anche da Afghanistan e Pakistan.