Il giudice, secondo quanto riportano i media maltesi, ha sostanzialmente rispettato i termini di un patteggiamento dell'ultimo minuto, che ha permesso ai due killer di evitare la condanna a vita
I fratelli George e Alfred Degiorgio, i sicari che hanno confessato di aver organizzato il piano ed eseguito l'omicidio di Daphne Caruana Galizia, sono stati condannati a 40 anni di prigione. Dovranno inoltre pagare le spese processuali e restituire i proventi del crimine. Il giudice, secondo quanto riportano i media maltesi, ha sostanzialmente rispettato i termini di un patteggiamento dell'ultimo minuto, che ha permesso ai due killer di evitare la condanna a vita. I due, di 59 e 57 anni, dovranno trascorrere un lungo periodo in prigione, ma se manterranno una buona condotta in carcere possono sperare di uscire prima della morte.
Il post di Metsola
"Oggi non è stata fatta giustizia, è stato fatto solo un piccolo passo. Ora avanti con quelli che hanno ordinato e pagato l'omicidio, con chi li ha protetti e quelli che hanno passato due anni facendo tutto il possibile immaginabile per cercare di insabbiare tutto", aveva scritto la presidente dell'Europarlamento, la maltese Roberta Metsola, in un post su Facebook in cui scriveva che "altri due uomini hanno appena ammesso l'assassinio di Daphne Caruana Galizia quasi cinquue anni dopo che l'hanno uccisa". "E' stato un mezzo decennio di agonia per la famiglia di Daphne e per il paese - ha sottolineato Metsola - Daphne continua a non poter più scrivere il suo blog, godersi figli e nipoti, fare giardinaggio o passare il tempo con i suoi cari".