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Russia, fonti Kiev: "Arresti di militari in corso a Mosca". Ma non c'è alcuna conferma

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©IPA/Fotogramma

A rilanciare le indiscrezioni sono stati i servizi d'intelligence ucraini e il consigliere del ministero degli Affari Interni Anton Gerashchenko. Ma sulle notizie degli arresti di militari, sui blocchi di mezzi lungo le strade e sulla volontà della Duma di imporre il coprifuoco non arriva al momento alcuna conferma da Mosca

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Secondo indiscrezioni che arrivano dall’intelligence ucraina, riportate anche dal consigliere del ministero degli Affari Interni Anton Geraschchenko e rilanciate da vari media ucraini, tra cui l'agenzia Unian e Kyiv Independent, a Mosca sarebbero in corso diversi arresti tra il personale militare russo. Notizia che tuttavia al momento non trova riscontro nella capitale della Federazione russa. Secondo quanto rilanciato nelle indiscrezioni, tutte le unità militari nel perimetro di Mosca sarebbero state poste in stato di allerta. Fonti locali parlano della presenza di mezzi militari lungo le strade di Mosca, con la Duma che sarebbe pronta nella giornata di domani a dichiarare lo stato di guerra o imporre un coprifuoco. Tutte informazioni che al momento non trovano alcuna conferma a Mosca (GUERRA IN UCRAINA, GLI AGGIORNAMENTI IN DIRETTA - LO SPECIALE DI SKY TG24).

Podolyak: "Esplosione ponte Kerch è manifestazione conflitto tra forze di sicurezza russe"

Intanto Kiev sostiene che l’esplosione che ha interessato in giornata il ponte Kerch, che collega la Crimea con la Russia, possa avere a che fare con “una pista russa”. Il consigliere del capo dell'ufficio del presidente Zelensky, Mikhail Podolyak, considera l'esplosione sul ponte come "una manifestazione del conflitto" tra le forze di sicurezza russe, in particolare "tra l'FSB da un lato e il Ministero della Difesa/Stato maggiore della Federazione Russa dall'altro". Lo riporta l'Ukrainska Pravda. Podolyak sostiene che il camion esploso, secondo le informazioni disponibili, sarebbe arrivato sul ponte dalla direzione della Federazione Russa. "Stiamo assistendo all'inizio di processi negativi su larga scala in Russia. Sono iniziati potenti conflitti tra i servizi speciali russi, tutti cercano i responsabili delle sconfitte militari, vogliono riformare la cerchia ristretta di Putin e assumere altre posizioni. O arrestare certi generali", ha detto Podolyak. "Ora - ha aggiunto - in questo clamoroso incidente, vediamo l'aggravarsi del conflitto tra i militari e le forze dell'ordine della Russia e la sua uscita dal controllo del Cremlino". In mattinata il consigliere presidenziale aveva pubblicato in un tweet la foto del ponte in fiamme, scrivendo che "tutto ciò che è illegale deve essere distrutto, tutto ciò che è stato rubato deve essere restituito all'Ucraina". La portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, citata dalla Tass, ha commentato il tweet dicendo che "la reazione del regime di Kiev alla distruzione di un'infrastruttura civile evidenzia la sua natura terroristica". Nelle scorse ore varie fonti, tra cui l’agenzia Unian, hanno attribuito l’esplosione all’Sbu, i servizi di sicurezza ucraini.

Il decreto di Putin per rafforzare la sicurezza in Crimea

Il presidente russo Vladimir Putin, riporta la Tass, ha intanto firmato un decreto per rafforzare le misure di sicurezza sul ponte di Kerch e sulle infrastrutture che forniscono elettricità e gas alla Crimea. Il ruolo di rafforzamento delle misure di protezione è stato conferito al Servizio federale di sicurezza della Federazione Russa (Fsb).

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