Gli ex prigionieri del battaglione Azov riabbracciano le famiglie

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I cinque comandanti del Reggimento si sono ricongiunti alle mogli e ai figli in Turchia. A partecipare all'incontro anche Olena Zelenska

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“I comandanti di Azov hanno riabbracciato i loro cari, per la prima volta dopo essere stati liberati dalla prigionia russa”: lo ha annunciato il Presidente Zelensky pubblicando su Facebook il video che immortala l’atteso incontro, avvenuto in Turchia in presenza della first lady Olena Zelenska. 

 

L'incontro

Il ricongiungimento tra i capi del battaglione e le famiglie è stato possibile grazie a uno scambio di prigionieri. I cinque capi di Azov, simbolo della resistenza ucraina, sono stati rilasciati assieme ad altri 210 prigionieri, mentre un oligarca russo è stato riconsegnato a Mosca. A organizzare la giornata è stato Andriy Yermak, il capo dell’ufficio del Presidente dell’Ucraina, con l’aiuto delle autorità turche. “Non ci fermeremo fino a che non avremo messo in salvo tutta la nostra gente”, ha assicurato Zelensky, sottolineando: “Tutti nessuno escluso, ciascuno è importante. Perché noi siamo ucraini. E l’uomo per noi conta più di tutto”. Olena Zelenska ha partecipato in prima persona all'incontro che è avvenuto all'interno della struttura sanitaria dove i soldati sono ospitati per recuperare le forze e effettuare controlli: “Ci sono molte emozioni. La strada per questo momento è stata lunga e difficile”, ha detto. Olena Zelenska si trova in Turchia, dove ieri ha è stata ricevuta a Istanbul da Emine Erdoğan.

 

 

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