Domani potrebbe slittare di nuovo l'udienza per il ricercatore egiziano che si trova dal 2020 in detenzione preventiva fino a data da destinarsi. No comment da parte dello studente che ringrazia di cuore gli italiani per averlo sempre sostenuto
Slitta di mese in mese il processo a carico di Patrick Zaki, lo studente egiziano dell'Università Bologna che rischia cinque anni di carcere con l'accusa per diffusione di notizie false. Domani è prevista la settimana udienza a Mansura in Egitto, ma si prevede già un nuovo rinvio. Lo riferisce l’Ansa citando una fonte giudiziaria egiziana che ha dichiarato all’agenzia di stampa italiana: "Il processo sarà rinviato a lungo, di due o tre mesi, in attesa di una decisione politica che congeli completamente il processo e conceda a Patrick la sua totale libertà".
Zaki: grazie Italiani, che non dimenticate il mio caso
Nessun commento sul probabile prolungamento del processo da parte di Patrick Zaki che qualche giorno fa aveva dichiarato: “Il mio processo è la mia condanna” inquanto “senza l'assoluzione non posso affittare una casa, applicare per un lavoro, non posso programmare scadenze a lungo termine. Tutto è congelato". Lo studente egiziano oggi spende solo parole affettuose nei confronti degli italiani che non lo hanno mai abbandonato. "Voglio dire grazie mille a tutti gli italiani che, pur così presi dalle elezioni, non dimenticano il mio caso" scrive lo studente egiziano all'Ansa. "La scorsa settimana sono stato inondato di messaggi di sostegno" ha aggiunto il giovane ricercatore affermando che queste attestazioni di solidarietà "fanno una grande differenza e mi danno sempre la speranza che un giorno tornerò in Italia” per la precisione “a Bologna per riprendere i miei studi".