"Vedremo e se le cose andranno in una direzione difficile, come in Polonia e Ungheria, abbiamo degli strumenti" ha detto la presidente della Commissione Ue durante un dibattito alla Princeton University organizzato a margine dell'Assemblea Generale Onu in merito alle prossime elezioni politiche in Italia
"Vedremo il risultato delle elezioni in Italia, ma se le cose andranno in una situazione difficile, come nel caso di Polonia e Ungheria, abbiamo gli strumenti. Qualsiasi governo democratico sia disposto a lavorare con noi, allora lavoreremo insieme". Rispondendo a una domanda durante un dibattito alla Princeton University organizzato a margine dell'Assemblea Generale Onu, Ursula von der Leyen non ha potuto esimersi dal soffermarsi sulle elezioni italiane del 25 settembre. La presidente della Commissione Ue ha sottolineato che "la democrazia ha bisogno di ognuno di noi, è un lavoro costante, non è mai al sicuro". Parlando delle misure a disposizione dell'Europa per tutelare lo stato di diritto ha citato i casi di Polonia e Ungheria, dove si sono verificati problemi con "l'indipendenza della magistratura" e sulla "corruzione".
"La Commissione è il guardiano dei Trattati"
Sul possibile risultato elettorale in Italia ha aggiunto: "E' interessante vedere il funzionamento del Consiglio Europeo, perché ci sono diverse dinamiche al suo interno. Un Paese non può dire solamente quello che vuole, perché una volta che si comprende di essere all’interno del Consiglio Europeo, si comprende anche che il proprio futuro e il proprio benessere dipendono dagli altri 26 Stati membri. È anche questo il bello della democrazia. A volte lavoriamo a rilento, lo so, e parliamo anche tanto. Ma questa è la democrazia. Vedremo e se le cose andranno in una direzione difficile, ad esempio prima ho parlato di Polonia e Ungheria, abbiamo degli strumenti. Se le cose invece andranno nella giusta direzione, le persone, per le quali i governi devono essere sempre responsabili, giocheranno un ruolo molto importante". "La Commissione è il guardiano dei Trattati. Li deve proteggere e difendere e ha gli strumenti legali per farlo", ha continuato von der Leyen senza soffermarsi oltre sull'Italia.