"One Piece" diventa il libro più lungo del mondo, ed è complicato da leggere

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Il fumettista concettuale Ilan Manouach ha creato un'opera d'arte che mette in evidenza il modo in cui i fumetti esistono sia come merce che come letteratura. Il tomo fisico è composto da 21.450 pagine, raccoglie tutti i volumi del bestseller mondiale di Oda ed è decisamente complicato da leggere, praticamente impossibile data la mole e l'altezza del tomo

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One Piece segna un nuovo record. Il manga scritto e disegnato da Eiichirō Oda, già entrato nel Guinness dei primati nel 2015 come serie a fumetti di un singolo autore con il maggior numero di copie pubblicate (più di 416 milioni), fa di nuovo parlare di sé, ispirando la creazione del libro più lungo del mondo. Si chiama "ONEPIECE", è un'opera gigantesca composta da 21.450 pagine, raccoglie tutti i volumi del bestseller mondiale di Oda ed è estremamente complicata da leggere, praticamente impossibile data la mole e l'altezza.

Un fumetto da € 1.900

“ONEPIECE esiste solo come oggetto di pura speculazione” scrive sul suo sito il fumettista concettuale di origini greche, Ilan Manouach, autore dell’opera. 

Il libro è stato messo in vendita per € 1.900 ed è destinato a non venire mai sfogliato. L’artista ha voluto evidenziare come i fumetti ora esistano in qualità di merce. 

ONEPIECE "materializza l'ecosistema della diffusione online dei fumetti” ha detto al The Guardian un portavoce dell'editore francese del libro/opera d'arte, JBE. 

La collezione di manga viene qui considerata un doppio oggetto, che ha un "valore d'uso" per i lettori e un "valore di scambio" per i collezionisti.

Al di là della sua natura ibrida, l'edizione limitata di 50 copie è andata esaurita pochi giorni dopo la sua uscita, il 7 settembre. 

 

Riflettere sulla digitalizzazione

JBE ha raccontato al Guardian che l’idea di Manouach è nata dall'enorme disponibilità di contenuti sul Web e dalla "dilagante digitalizzazione dell'industria dei fumetti" che "sfida lo stato dell'arte dei fumetti disegnati a mano”. L’opera dovrebbe ispirare una “rivalutazione quantitativa dei ‘fumetti come Big Data'”.

Il Guardian ha appreso che l’autore del fumetto Eiichirō Oda non è stato coinvolto nel processo artistico, ma questo non esporrebbe l’artista a violazione del diritto d’autore dato che il libro è considerato fisicamente impossibile da leggere.

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