Maria De Coppi, 83 anni, ha perso la vita nell'attacco alla comunità di comboniane di Chipene. A ucciderla un proietille alla testa. Due sacerdoti friulani scampati all'assalto: sono vivi e in fuga. Ancora incertezza sui membri del commando
Una suora italiana, Maria De Coppi, è rimasta uccisa nell'attentato che ha colpito, nella serata di ieri, la comunità di comboniane di Chipene, in Mozambico. "Spiace dover comunicare la tristissima notizia che suor Maria De Coppi è stata uccisa", ha confermato una nota della Segreteria generale." Le altre due sorelle sono insieme ai Fidei Donum e stanno aspettando l'arrivo dei comboniani", ha aggiunto suor Enza Carini.
Uccisa da un proiettile alla testa
Suor Maria, 83 anni, è stata colpita da un proiettile alla testa mentre cercava di raggiungere il dormitorio dove si trovavano le poche studentesse rimaste. Da 59 anni si trovava in Mozambico, che aveva raggiunto per la prima volta nel 1963 dopo un viaggio in nave, quando ancora era una colonia portoghese. Aveva acquisito la cittadinanza del Paese africano e aveva prestato servizio in varie missioni della provincia di Nampula.
Due sacerdoti italiani in fuga
Nella missione operavano danni anche due sacerdoti, don Loris Vignandel, 45 anni, originario di Corva e già parroco di Chions (Pordenone) e don Lorenzo Barro, che è stato rettore del seminario diocesano pordenonese, entrambi fuggiti. "Qui sparano. Ci vediamo in paradiso", è il testo del disperato messaggio inviato da Loris alla diocesi di Pordenone. "Stanno incendiando la casa. Se non vi risento, approfitto per chiedervi scusa delle mie mancanze e per dirvi che vi ho voluto bene. Ricordatevi di me nella preghiera. Se il buon Dio me ne darà la grazia, vedrò di proteggervi da là. Ho perdonato chi eventualmente mi ucciderà. Fatelo pure voi. Un abbraccio". Secondo quanto riferisce il Centro missionario della Diocesi di Concordia-Pordenone, "i ribelli hanno assaltato la missione, dando fuoco a tutte le opere parrocchiali. Suor Maria è stata uccisa durante l'agguato. Tutti i sopravvissuti sono adesso in fuga verso Nacala".
Incertezza sugli autori dell'attacco
L'attentato sarebbe avvenuto intorno alle 21 di ieri e ancora non sono noti gli autori, anche se le prime ipotesi sembrano far propendere per il terrorismo islamico. "Le notizie riguardanti le sorelle lì presenti" - aveva fatto sapere la Segreteria generale in una precedente nota - "sono incerte e durante la notte non è stato possibile raggiungere il luogo per averne di più precise. L'unica sorella con la quale abbiamo avuto contatto è suor Eleonora Reboldi, scappata in foresta con alcune ragazze".
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