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Polonia, ritrovato scheletro di donna “vampiro” con falce alla gola

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©Mirosław Blicharski / Aleksander

Quella degli scienziati dell’Università Nicolaus Copernicus di Toruń non sarebbe la prima testimonianza di questo rituale, frutto di una superstizione dilagata nei Paesi slavi nei secoli scorsi. Nel 2008 nel villaggio di Drawsko, nel distretto di Czarnków e Trzcianka, vennero trovati sei scheletri sottoposti a un trattamento simile

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Una falce all’altezza del collo e un lucchetto fissato all’alluce sinistro. È stato trovato così, nel cimitero del villaggio di Pien (nella Polonia sud-orientale), lo scheletro di una donna morta nel XVII secolo. A detta degli archeologi che hanno fatto la macabra scoperta si tratterebbe dei resti di un presunto vampiro “bloccato” al luogo di sepoltura per evitare che, risvegliandosi, potesse terrorizzare la popolazione del luogo. 

Il macabro rituale

La donna, la cui età non è stata indicata, aveva un cappello di seta sulla testa, simbolo di uno status sociale elevato. “La falce non è stata distesa ma posizionata sul collo in modo tale che se il defunto avesse cercato di alzarsi la testa sarebbe stata tagliata o ferita”, ha dichiarato al Daily Mail il dottor Poliński, membro del team di archeologi. Il lucchetto, ha sottolineato ancora, “simboleggia la chiusura e l’impossibilità di tornare”. L'accusa di vampirismo potrebbe tuttavia non essere l'unica spiegazione per questo macabro ritrovamento. Come specificato dagli esperti al Daily Mail, infatti, il simbolo della falce "proteggeva le donne in gravidanza, i bambini e i morti dagli spiriti maligni", pertanto non si può escludere che potesse trattarsi di rituali benigni, e non misure per contrastare dei mostri.

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Ritrovamento analogo nel 2008

Quella degli scienziati dell’Università Nicolaus Copernicus di Toruń non sarebbe la prima testimonianza di questo rituale, frutto di una superstizione dilagata nei Paesi slavi nei secoli scorsi. Nel 2008 nel villaggio di Drawsko, nel distretto di Czarnków e Trzcianka, vennero trovati sei scheletri sottoposti a un trattamento simile. “Di questi sei individui, cinque erano stati interrati con una falce sulla gola o sull’addome, in modo da tagliare la testa o la pancia nel caso avessero tentato di uscire dalla tomba” ha spiegato Lesley Gregoricka dell’University of South Alabama. Due degli scheletri inoltre avevano sotto il mento delle grandi pietre, posizionate lì per evitare che tornassero in vita per mordere altre persone.

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