Il 20enne Masten Wanjala, che era riuscito a fuggire dopo l'arresto dello scorso luglio, si nascondeva in una casa di Bungoma, sua città natale: scovato dagli abitanti dopo una segnalazione, è stato picchiato e strangolato
Il 20enne Masten Wanjala - fuggito dopo essere stato arrestato lo scorso luglio per aver drogato e ucciso dieci giovani - è stato trovato e picchiato a morte a Bungoma, nell'Ovest del Kenya. Lo riportano la testata nigeriana The Guardian e alcuni media internazionali. Il ragazzo, reo confesso, ha anche bevuto il sangue di alcune vittime: per questo motivo era stato ribattezzato "vampiro assetato di sangue".
Il modus operandi
Per ingannare le sue vittime e portarle in aree isolate, era solito presentarsi come un allenatore di calcio. Aveva anche rapito alcuni suoi coetanei per chiedere un riscatto alla loro famiglia. E quando era stato arrestato tre mesi fa, aveva portato gli agenti nei luoghi in cui aveva sepolto le vittime.
leggi anche
L'atleta kenyana Agnes Tirop uccisa a coltellate: sospettato ex marito
Il linciaggio
Lo scorso mercoledì, Wanjala doveva essere processato per l'assassinio di un 12enne e di un 13enne, ma era riuscito a scappare nonostante fosse controllato da tre agenti di polizia, ora accusati di negligenza e complicità. Le forze dell'ordine hanno quindi sferrato una caccia all'uomo, anche se a scovarlo sono stati gli abitanti di Bungoma, sua città d'origine. Il killer si era nascosto in una casa: la folla - dopo la segnalazione da parte di alcuni ragazzini che lo avevano riconosciuto e inseguito - lo ha ritrovato, picchiato e poi strangolato.