L'ultimo segretario generale del Partito Comunista ed ex presidente dell'Unione Sovietica aveva 91 anni. Molte le reazioni arrivate dai leader politici di tutto il mondo dopo la sua morte
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Mikhail Gorbaciov, ultimo segretario generale del Partito Comunista ed ex presidente dell'Unione Sovietica, è morto il 30 agosto all'età di 91 anni. Molte le reazioni arrivate dai leader politici di tutto il mondo. Da Boris Johnson, che lo ha definito "un esempio", a Joe Biden, che lo ha descritto come un "leader raro". Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella: "Gli europei gli sono in grande debito" (Perestrojka e Glasnost: il significato delle due grandi riforme di Gorbaciov).
Johnson: “Un esempio”. Macron: "Uomo di pace"
Boris Johnson ha messo in contrasto la figura di Gorbaciov con quella dell'attuale presidente russo Vladimir Putin sullo sfondo della guerra in Ucraina. "Sono rattristato - ha scritto il premier Tory uscente britannico via Twitter - di apprendere della morte di Gorbaciov. Ho sempre ammirato il coraggio e l'integrità con cui egli portò la Guerra Fredda a una conclusione pacifica. In un tempo segnato dall'aggressione di Putin all'Ucraina, il suo impegno senza risparmio per aprire la società sovietica resta un esempio per tutti noi". Mentre il presidente Francese, Emmanuel Macron, ha scritto, su Twitter, ricordando la memoria di "un uomo di pace le cui scelte hanno aperto un percorso di libertà ai russi. Il suo impegno per la pace in Europa ha cambiato la nostra storia comune".
Biden: con lui “un mondo più sicuro”
Parla invece di “un uomo di Stato unico che ha cambiato il corso della storia”, il segretario generale dell'Onu Antonio Guterres. Mentre il presidente americano Joe Biden ha ricordato che le sue azioni sono state quelle di un leader con "immaginazione sufficiente per vedere che un altro futuro era possibile e il coraggio di rischiare l'intera carriera per raggiungerlo. Il risultato è stato un mondo più sicuro e più libertà per milioni di persone”. La presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen a sua volta ha descritto Mikhail Gorbaciov come "un leader degno di fiducia che ha aperto la strada a un'Europa libera".
Media Cina: "Fece gravi errori, ingenuo con Usa"
Mikhail Gorbaciov è una "figura tragica che ha soddisfatto i bisogni di Usa e Occidente senza morale", responsabile di "gravi errori" e "ingenuo" nel valutare la situazione internazionale, provocando "il caos nell'ordine economico interno": una parabola politica che rappresenta un "promemoria" per gli altri Paesi ad essere cauti verso l'Occidente. È invece il pesante giudizio del Global Times, tabloid del Quotidiano del Popolo, sull'ultimo leader dell'Urss.
Le condoglianze di Putin
Intanto, lo stesso Putin ha espresso le sue più sentite condoglianze per la morte di Gorbaciov e ha fatto sapere che manderà un telegramma ai parenti e agli amici del defunto, come ha riportato il Cremlino citato dalla Tass.
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Lavrov: leader occidentali mostrano "doppi standard"
Nelle scorse ore è arrivato anche il commento di Sergei Lavrov. I leader occidentali mostrano "doppi standard" e perseguono "obiettivi geopolitici" quando celebrano il contributo dato da Gorbaciov alla politica mondiale, ha detto il ministro degli Esteri russo. Ha aggiunto che l'Occidente non presta attenzione alla posizione di Gorbaciov su Crimea e Ucraina. "In una delle sue interviste, quando non era più in carica, non molto tempo fa, forse un anno e mezzo fa, gli è stato chiesto esattamente questo: dell'Unione Sovietica, di come è successo e dell'Ucraina", ha detto Lavrov, aggiungendo che per Gorbaciov "le terre ucraine, in particolare l'Ucraina orientale, erano sempre state terre russe e solo nell'ambito dell'Urss l'Ucraina ha ricevuto elementi di statualità". "Le figure occidentali che elogiano il suo contributo alla politica mondiale ignorano queste sue dichiarazioni, che, in generale, seguono" la linea del presidente Vladimir Putin, per cui "sono evidenti doppi standard", ha sottolineato Lavrov, citato dall'agenzia Tass.