Borrell annuncia: trovato accordo tra Kosovo e Serbia sui documenti

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La Serbia ha accettato di abolire i documenti di ingresso e di uscita per i titolari di carta d'identità del Kosovo che a sua volta ha accettato di non introdurli per i titolari di carta d'identità serbi". L'annuncio dell'Alto rappresentante Ue su Twitter

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Grazie alla mediazione dell'Unione Europea, la Serbia ha acconsentito ad abolire i visti per chi ha documenti d'identita' kosovari e il Kosovo si è impegnato a non richiederli in futuro ai cittadini serbi. Lo ha annunciato su Twitter l'Alto Rappresentante Ue per gli Affari Esteri e la Politica di Sicurezza, Josep Borrell. "Abbiamo un accordo", scrive Borrell, "i serbi del Kosovo, cosi' come tutti gli altri cittadini, saranno in grado di viaggiare liberamente tra Kosovo e Serbia utilizzando le loro carte di identita'". "L'Unione Europea ha appena avuto garanzie dal primo ministro (kosovaro, ndr) Kurti in proposito", aggiunge il diplomatico, "questa è una soluzione europea. Ci congratuliamo con entrambi i leader per questa decisione e la loro leadership".  L'accordo di oggi  arriva un mese dopo gli scontri che agli inizi di agosto avevano acceso la tensione tra i due Paesi. 

 

Soddisfazione di Belgrado

Belgrado si è detta soddisfatta dell'accordo raggiunto oggi. Per Petar Petkovic, capo dell'Ufficio governativo serbo per il Kosovo, grazie agli sforzi diplomatici del presidente Aleksandar Vucic, si è riusciti ad ottenere le necessarie garanzie dalla Ue per consentire la libera circolazione dei serbi del Kosovo con i propri documenti. "Siamo riusciti a preservare pace e stabilità in Kosovo, e a mantenere i documenti di identità emessi dalla Serbia per la popolazione serba su tutto il territorio della nostra provincia meridionale. Per questo posso dire che si tratta di una notizia importante", ha detto Petkovic. "Ciò significa - ha aggiunto - che ogni cittadino serbo che vive in Kosovo può muoversi liberamente con la propria carta di identità serba. Ogni serbo, senza eccezioni, potrà vivere con la propria carta di identità serba senza alcun problema, potrà lavorare liberamente, viaggiare e attraversare la linea amministrativa di passaggio (come Belgrado definisce la frontiera col Kosovo non riconoscendo la sovranità statale di Pristina, ndr)".

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