Quattro equipaggi formati da atleti master e diversamente abili hanno accettato la sfida: remare per 600 chilometri nelle acque del fiume più lungo del continente
Una regata inclusiva nel cuore dell'Europa, con protagonisti equipaggi internazionali composti da atleti diversamente abili. La quarta edizione della “Discesa del Danubio a remi”, evento dedicato al canottaggio, ha preso il via il 21 luglio da Passau, Germania, per concludersi a Budapest, in Ungheria.
Seicento chilometri in più tappe
Seicento chilometri divisi in più tappe, nel caldo eccezionale che ha travolto tutta Europa e tra le difficoltà di navigazione che il fiume presenta lungo il suo corso. Una vera impresa per i quattro equipaggi che hanno accettato la sfida, tutti formati da un mix inclusivo di atleti master e diversamente abili. Per loro, soddisfazione e un lungo applauso al termine dell’evento, celebrato con un’ultima foto di gruppo.
Riconoscimento ufficiale del governo austriaco
Organizzata da Riccardo Dezi e da Giulia Benigni del Circolo Canottieri 3 Ponti di Roma con la collaborazione del Circolo Donauhort Ruderverein di Vienna e il contributo della Fondazione Terzo Pilastro-Internazionale, per la prima volta la regata è stata ufficialmente riconosciuta come evento navale dal governo austriaco. A proposito del successo dell’iniziativa è intervenuta così Giulia Benigni: “Agonismo, solidarietà, spirito di squadra, sacrificio, passione sono solo alcuni dei capisaldi del canottaggio e sono tutto ciò che i partecipanti all'impresa hanno messo in campo remando insieme, una meta alla volta”.