La prima storica passeggiata di AstroSamantha

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Marta Meli

Sette ore al lavoro fuori dalla Stazione spaziale. È la prima astronauta italiana ed europea ad aver compiuto una attività extraveicolare

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Un appuntamento al buio. La prima storica attività extraveicolare di Samantha Cristoforetti, astronauta italiana impegnata nella missione dell’ESA Minerva, inizia con un ritardo di 50 minuti, come una lunga radiocronaca senza immagini. Complice l'oscurità che avvolge la Stazione, c'è solo un'animazione a raccontare l’uscita dal portello del segmento russo della sua casa in orbita. 

Solo dopo un'ora la prima italiana ed europea a compiere una passeggiata spaziale si intravede al lavoro assieme al collega russo Oleg Artemyev, veterano alla sesta uscita e attuale comandante della Stazione. Le prime spettacolari immagini sono quelle del rilascio di 10 cubesat russi, parte di un esperimento per la raccolta di dati. 

Finalmente le due tute spaziali Orlan diventano nitide, così come la vista della Terra, e si sentono le comunicazioni con il centro di controllo di Mosca (la lingua ufficiale dell’attività è il russo, che Samantha parla alla perfezione). L'astronauta italiana è riconoscibile dalle strisce blu sulla tuta, strisce rosse invece per il cosmonauta.

Le telecamere piazzate sui caschi rimandano i dettagli degli orologi, delle bandiere, dei loghi e delle tabelle con i valori cucite sui polsi.

Le comunicazioni

“Come vi sentite fisicamente…Samantha prenditi una pausa" traduce la voce della Nasa, dopo due ore dall’inizio delle attività. E chissà che a questo punto l'astronauta italiana non sia riuscita a fermarsi un attimo per guardarsi attorno e rendersi conto dell’esperienza che sta vivendo, come sperava per lei il collega a compagno di classe Luca Parmitano, che da Houston segue le operazioni come coordinatore con la famiglia, pronto a dare risposte e fornire spiegazioni.

La prima attività extraveicolare della donna dei record continua per altre lunghe ore – alla fine saranno sette e 5 minuti - con la messa a punto del rivoluzionario braccio robotico europeo ERA. Il ritorno all'interno della Stazione,  deciso dal Centro di controllo di Mosca in leggero anticipo per motivi legati ai tempi di autonomia delle tute russe, segna la fine di una giornata storica per la prima spacewalker europea, per lo spazio targato ASI e per tutta l'Italia in orbita con lei.

Mentre si apre uno spiraglio per il suo ruolo di Comandante della Stazione, che potrebbe arrivare proprio alla fine della missione, se venisse confermato lo slittamento ai primi di ottobre del suo rientro sulla Terra, legato all’avvicendamento degli equipaggi che viaggiano SpaceX. Ma questa è un’altra storia.

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