
Usa Weekly News, Joe Biden al Summit NATO: “Dobbiamo vincere gara contro le autocrazie”
Il G7 in Germania, poi il vertice NATO a Madrid, “un momento chiave della storia”: con queste parole Joe Biden ha presentato l’incontro, in cui si è parlato della guerra in Ucraina, delle autocrazie e del costo delle sanzioni. Questa settimana il presidente ha anche incontrato in collegamento i governatori democratici per parlare della decisione della Corte Suprema sull’aborto. E continuano le testimonianze alla Commissione sul 6 gennaio (e non mancano le reazioni di Trump)
A cura di Valentina Clemente

Gli Usa, nel quadro del nuovo modulo forze deciso al summit NATO, promettono maggiori effettivi per la sicurezza dell’Europa. “Putin - ha detto Biden - puntava al modello Finlandia per l’Europa e invece ottiene il modello Nato”. Ovvero l’allargamento del blocco con l’ingresso di Helsinki e Stoccolma, che oggi sono diventati ufficialmente Paesi “invitati” a far parte del club. Un risultato obiettivamente storico che Mosca ha definito “destabilizzante”

No choice - Le sanzioni inflitte alla Russia a seguito dell’invasione dell’Ucraina hanno comportato un costo per molti membri della Nato ma l’alleanza è “rimasta unita”. Così Joe Biden, in una dichiarazione a fianco del re di Spagna, Felipe VI, nella Sala delle Colonne del Palazzo Reale di Madrid. Biden ha definito l’invasione russa “il maggior abuso di potere dalla Seconda Guerra Mondiale”. “In molti pensavano che non sarebbe più avvenuto in Europa e invece è successo” ha aggiunto Biden, sottolineando che lo scontro con la Russia non è stato “una scelta”

Biden-Yeol-Kishida - Joe Biden ha incontrato anche il presidente sudcoreano Yoon Suk Yeol e il PM giapponese Fumio Kishida a margine del vertice della Nato a Madrid per discutere del rafforzamento della cooperazione trilaterale in tutto l’Indo-Pacifico, in particolare per quanto riguarda la minaccia rappresentata dalle armi di distruzione di massa e dai programmi di missili balistici Corea del Nord. Biden ha assicurato ai due leader l'incessante impegno degli Stati Uniti a difesa del Giappone e della Corea del Nord

Aborto - La decisione della Corte Suprema americana sull’aborto “ha un impatto molto più grande” e al di là dei diritti delle donne. “Dopo questa decisione la Corte potrebbe riconsiderare i contraccettivi o i matrimoni tra persone dello stesso sesso”. Lo ha dichiarato il presidente Usa, Joe Biden, in un incontro in video collegamento con i governatori democratici, che ha aggiunto: “Non abbiamo abbastanza voti in Senato per ribaltare la decisione”

Abortion - Dopo Louisiana e Utah, anche in Texas un tribunale ha bloccato temporaneamente il divieto all’aborto dopo la denuncia presentata dal Center for Reproductive Rights, associazione che ha difeso l’unica clinica abortista in Mississippi nel caso “Dobbs v. Jackson Women’s Health Organization”, su cui ha sentenziato venerdì la Corte Suprema abolendo di fatto l'aborto. Lo riferiscono gli avvocati del Centro. Gli aborti riprenderanno con le rigide limitazioni imposte nello Stato prima della sentenza e quindi fino alla sesta settimana

Abortion/Gun - Una settimana dopo la sentenza shock con cui la Corte Suprema ha cancellato la legge dello stato di New York che limitava fortemente la possibilità di girare armati, il parlamento dell’Empire State, controllato dai dem, risponde con una nuova legge che vieta di portare pistole e fucili in molti luoghi pubblici: tra questi metro, bus, parchi, ospedali, ospizi, stadi e anche Times Square. “Non indietreggeremo, pensano di poter cambiare le nostre vite con in tratto di penna, ma anche noi abbiamo le penne”, ha detto la governatrice Kathy Hochul

Jan 6/ Cassidy Hutchinson - Nella sua deposizione davanti alla commissione parlamentare d’inchiesta sull’assalto a Campidoglio del 6 gennaio 2021, Cassidy Hutchinson, ex assistente del capo dello staff della Casa Bianca Mark Meadows, ha detto di aver sentito quest’ultimo dire che l’ex presidente Donald Trump non pensava che i rivoltosi del Campidoglio stessero facendo qualcosa di sbagliato, mentre il vicepresidente Mike Pence si meritava gli slogan intonati che chiedevano la sua impiccagione

Jan 6/ Cassidy Hutchinson – Secondo Hutchinson, Trump voleva tornare a Capitol Hill durante l’assalto dei suoi sostenitori. Il secret service inizialmente cercò di trovare un modo per riportare il presidente al Campidoglio ma poi decise che non era il caso. “Sono il presidente, portatemi là”, è sbottato Trump con il capo della sua sicurezza afferrando lui stesso il volante nella Beast, auto blindata presidenziale. Trump ha anche afferrato per le spalle l’uomo e poi l’ha lasciato andare

Jan 6/ Cassidy Hutchinson - Trump e il suo capo dello staff erano a conoscenza della possibilità di violenze il 6 gennaio 2021 e che i partecipanti al comizio erano armati. “Non sono qui per farmi del male”, avrebbe detto Trump insistendo che i metal detector fossero rimossi. Hutchinson ha rivelato che un altro funzionario della Casa Bianca, Tony Ornato, aveva avvertito il presidente della presenza di armi. L'ex assistente di Meadows ha ricordato di averlo informato delle violenze e lui le ha ignorate limitandosi a chiedere: "Quanto deve parlare ancora Trump?”

Jan 6/ Cassidy Hutchinson - “La sera del 2 gennaio 2021 Rudy Giuliani mi disse che il 6 gennaio sarebbero andati al Capitol”: lo ha detto Cassidy Hutchinson nella sua testimonianza alla Commissione sull'assalto a Capitol Hill. Hutchinson andò quindi da Meadows, che le disse di essere preoccupato che il 6 gennaio la violenza avrebbe potuto essere “davvero brutta”

La replica di Trump - Donald Trump ha risposto alle testimonianze dell’ex assistente di Mark Meadows dal suo social media Truth accusandola di essere “una falsa totale e una delatrice”. “La conosco appena”, ha attaccato l’ex presidente in una serie di tweet nei quali nega di aver mai detto che fosse giusto impiccare Mike Pence o di aver afferrato il volante dell’auto presidenziale per andare a Capitol Hill durante l’assalto come invece testimoniato da Cassidy Hutchinson. Trump attacca anche la commissione definendola “kangaroo commission”, una farsa

Donors - Alcuni dei più ricchi donatori del partito repubblicano stanno abbandonando Donald Trump e iniziano a sostenere altri potenziali candidati per il 2024 come l’ex vice Mike Pence e il governatore della Florida Ron DeSantis. A spingerli a cambiare idea sarebbero state le ultime audizioni della commissione sull’assalto a Capitol Hill del 6 gennaio 2021. “I donatori sono molto preoccupati che Trump sia l’unico repubblicano che può perdere nel 2024”, ha detto Eric Levine, avvocato che da tempo raccoglie fondi per il Grand Old Party

Candidatura Trump - Donald Trump sarebbe intenzionato ad annunciare lunedì 4 luglio, Independence Day, la sua candidatura alle presidenziali del 2024. Lo sostiene Alex Jones, cospirazionista e riferimento dell’estrema destra americana, nonché grande sostenitore di Trump. Il conduttore ha citato fonti vicine all’ex presidente. “Donald Trump - ha detto – è pronto ad annunciare la sua candidatura lunedì, che è un giorno molto speciale. Provate a immaginare - ha aggiunto – le implicazioni politiche, culturali, economiche e finanziarie di un annuncio del genere”

Truth - Un gran giurì federale Usa ha emesso mandati di comparizione per i membri del cda della società che si sta fondendo con il Trump Media & Technology Group, creatrice di Truth Social. Il gruppo ha accettato di fondersi con Digital World lo scorso ottobre e le attese erano che l’accordo si concludesse entro la seconda metà del 2022. Sia la Securities and Exchange Commission (Sec) che la Financial Industry Regulatory Authority stanno indagando sulla fusione e questo rappresenta un colpo ai piani del tycoon

È probabile che la notizia ritarderà ulteriormente la fusione, che fornirebbe a Truth Social 1,3 miliardi di dollari di capitale, oltre a una quotazione in borsa. L’app è stata lanciata dopo che Trump è stato bandito da Twitter, dove aveva più di 88 milioni di follower. The Donald ha attualmente 3,37 milioni di follower su Truth Social

Presidential Medal of Freedom - Il premio Oscar Denzel Washington, la pluripremiata campionessa olimpica di ginnastica Simone Biles, la star del calcio femminile Usa e icona dei diritti Lgbt Megan Rapinoe, il senatore repubblicano John McCain e il fondatore di Apple Steve Jobs: sono alcune delle 17 persone cui Joe Biden ha deciso di assegnare la Presidential Medal of Freedom, la più alta onorificenza civile americana
![er McCain e Jobs si tratterà di un riconoscimento postumo [Retrospettiva] Steve Jobs, padre di Apple e del personal computer. Nella foto Steve Jobs a San Francisco nel 2005 mentre presenta il nuovo iPod Shuffle.](https://static.sky.it/images/skytg24/it/tecnologia/2021/10/23/ipod-apple/steve_jobs_ipoid_shuffle_ipa.jpg.transform/gallery-horizontal-mobile/0ff64129290dda6e9e4ef87ca905a9f28378286e/img.jpg)
Nella lista c’è anche Sandra Lindsay, infermiera di New York che nel dicembre 2020 fu la prima persona a ricevere il vaccino anti Covid. Per McCain e Jobs si tratterà di un riconoscimento postumo

Open! - La Casa Bianca è di nuovo aperta per i tour che erano stati sospesi agli inizi del 2020 a causa della pandemia di Covid 19. Sarà possibile visitare la residenza ufficiale del presidente degli Stati Uniti e sede della presidenza stessa a partire dal 19 luglio e dal martedì al sabato, solo nelle ore mattutine. L’accesso è gratuito. Non è richiesto l’uso della mascherina, tuttavia non sarà consentito l’accesso a chi è stato in contatto, è risultato positivo e presenta sintomi del Covid nei dieci giorni precedenti alla visita