Il 30 marzo 1981 il presidente venne raggiunto da un proiettile. L'attentatore ha speso quasi trent'anni in un ospedale psichiatrico, per poi essere rilasciato nel 2016 e mandato a vivere per un periodo a casa della madre
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John Hinckley Jr., l'uomo che nel 1981 tentò di uccidere il presidente degli Stati Uniti
Ronald Reagan, è un uomo completamente libero. Lo ha deciso il giudice distrettuale Paul Friedman, che ha disposto il rilascio oggi. "Dopo 41 anni, due mesi e quindici giorni, finalmente libero!", ha scritto su Twitter Hinckley. Il giudice aveva già approvato a settembre un accordo raggiunto tra il dipartimento Giustizia e lo stesso detenuto sulla base di un rilascio senza condizioni e senza restrizioni.
I fatti
Il 30 marzo 1981 Hinckley tentò di assassinare Reagan di fronte all'ingresso dell'Hilton di Washington. Il presidente venne raggiunto da un proiettile, mentre rimase ferito più gravemente il suo portavoce, James Brady, poi rimasto parzialmente paralizzato. Hinckley venne arrestato subito dopo e gli investigatori scoprirono che l'uomo aveva già stalkerato l'attrice Jodie Foster. L'attentato al presidente sarebbe stato un modo per fare colpo su di lei. Ritenuto non colpevole per problemi mentali, Hinckley ha speso quasi trent'anni in un ospedale psichiatrico, per poi essere rilasciato nel 2016 e mandato a vivere per un periodo a Williamsburg, in Virginia, a casa della madre, morta lo scorso anno. Nel frattempo l'attentatore è stato sottoposto a trattamento mentale. Il giudice gli aveva concesso la possibilità di registrare e mettere musica online e creare un canale YouTube, che ha registrato più di 28 mila abbonati. La Ronald Reagan Presidential Foundation and Institute si era opposta al suo rilascio.