Guerra Ucraina, ultimatum Russia ai combattenti dentro l'impianto Azot

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 I russi hanno aperto il primo corridoio umanitario dalla fabbrica Azot di Severodonetsk: Mosca ha assicurato l'uscita dei civili verso il territorio di Lungansk controllato dai separatisti filorussi e ha dato alle truppe ucraine asserragliate nei sotterranei dell'impianto chimico la possibilità di arrendersi

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Da quando è scattato questa mattina l’ultimatum di Mosca che ha intimato alle forze ucraine asserragliate nell'impianto chimico Azot della città orientale di Severodonetsk, di arrendersi nelle prime ore di oggi, è uscito solo un civile. Si tratta di un uomo di 74 anni che ha lasciato la fabbrica alle 7 di mattina. Era solo. A confermarlo il capo della guarnigione dell'autoproclamata Repubblica di Lugansk Alexander Nikishin che ha dichiarato: “Nessuno ha detto ai civili che l'evacuazione è prevista per oggi".  Rimangono dunque centinaia di civili da far evacuare tra cui 40 bambini  (GUERRA IN UCRAINA, LO SPECIALE DI SKY TG24 - GLI AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE).  

Sindaco di Severodonetsk: situazione umanitaria critica

 

“Sono circa 560 le persone rinchiuse nella fabbrica Azot” fa sapere il sindaco di Severodonetsk, Oleksandr Stryuk che parla di una situazione umanitaria critica in città. "I russi - scrive il primo cittadino su Telegram - cercano di prendere d'assalto la città da diverse direzioni; la logistica nella città è sempre più complicata ma restano alcune modalità di collegamento con la città. L'esercito ucraino controlla la zona industriale e fa di tutto per respingere il nemico dal centro della città in cui restano circa 10mila abitanti” conclude Stryuk. 

Un post tratto dal profilo Tpyxa: Lo stabilimento Azot di Severodonetsk è in fiamme dopo i bombardamenti dell'artiglieria russa.
Lì si nascondono l'esercito ucraino e circa 500 civili, tra cui 40 bambini. Lo ha annunciato il capo dell'OVA di Lugansk Serhiy Gaidai. +++ATTENZIONE LA FOTO NON PUO' ESSERE PUBBLICATA O RIPRODOTTA SENZA L'AUTORIZZAZIONE DELLA FONTE DI ORIGINE CUI SI RINVIA+++

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Filorussi accusano Kiev, ostacola evacuazione civili da Azot

 

Le milizie filorusse dell'autoproclamata Repubblica di Lugansk hanno accusato l'esercito ucraino di aver sparato sul corridoio umanitario aperto oggi dai russi dall'impianto Azot di Severodonetsk, di fatto ostacolando l'evacuazione dei civili. “I soldati ucraini stanno respingendo i tentativi di attacco del nemico a Severodonetsk e Toshkivka". E' quanto riferisce lo Stato maggiore ucraino "Nella direzione di Severodonetsk, il nemico ha sparato contro le nostre postazioni con mortai, artiglieria e lanciarazzi multipli. Ha sparato contro le infrastrutture civili negli insediamenti di Severodonetsk, Lysychansk, Toshkivka, Ustynivka, Borivske e Metelkino", prosegue Kiev aggiungendo che "un aereo dell'esercito nemico è stato colpito vicino a Belaya Gora".

 

 

 

 

Smoke and dirt rise from the city of Severodonetsk in the eastern Ukrainian region of Donbas on June 13, 2022, amid Russian invasion of Ukraine. - The cities of Severodonetsk and Lysychansk, which are separated by a river, have been targeted for weeks as the last areas still under Ukrainian control in the eastern Lugansk region. (Photo by ARIS MESSINIS / AFP)

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