
Ucraina, le tappe del possibile ingresso nell'Ue da parte di Kiev
Il parere della Commissione sullo status di candidato per l'Ucraina "è in fase di finalizzazione" e potrebbe arrivare "alla fine della settimana prossima", ha detto Ursula von der Leyen. I leader dell'Ue dovranno poi decidere sulla questione durante il vertice del 23-24 giugno

Negli ultimi giorni la candidatura di Kiev per entrare nell’Ue è diventata sempre più centrale. "Kiev era già sul giusto binario prima della guerra, ha una democrazia parlamentare solida, un'amministrazione funzionante. Vediamo un Paese ad alta digitalizzazione, che ha già accordi commerciali e di associazione. Ci sono ancora riforme da fare sul campo della corruzione e in campo amministrazione per attrarre gli investitori”, ha detto la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, nella dichiarazione congiunta con Zelensky a Kiev, l’11 giugno
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Ma quali sono i prossimi passi? Von der Leyen ha confermato che il parere della Commissione sullo status di candidato per l'Ucraina "è in fase di finalizzazione". "Ad aprile avevo detto che avremmo lavorato duramente e prometto che la nostra valutazione sarà alla fine della settimana prossima. Il nostro sarà un parere sul merito”, ha aggiunto
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Il giorno prima il presidente ucraino Volodymyr Zelensky era tornato a chiedere l'ingresso dell'Ucraina nell'Unione Europea, esortando a non lasciare il suo Paese in una "zona grigia", dato che i leader dell'Ue dovranno decidere entro la fine di giugno se concedere al Paese lo status di candidato ufficiale all'Ue
Von der Leyen incontra Zelensky: "Kiev sulla strada giusta per l'Europa"
La Commissione europea dovrà esprimere il proprio parere sulla questione nei prossimi giorni, prima che i leader dell'Ue decidano se concedere all'Ucraina lo status di candidato ufficiale durante il vertice del 23-24 giugno
LA PROCEDURA DI ADESIONE
Del resto il 9 giugno, secondo quanto anticipato da Bloomberg, la Commissione ha accelerato sul via libera alla concessione dello status di candidato Ue all'Ucraina

Dopo aver esaminato le due parti del questionario consegnato da Kiev a Bruxelles su impegni e requisiti per ottenere lo status, l'esecutivo europeo, la settimana prossima potrebbe quindi varare l'attesa raccomandazione

Per l'Ucraina sarebbe una prima, concreta vittoria sul percorso di avvicinamento all'Ue. Ma il sì della Commissione, senza una ratifica del Consiglio europeo di fine giugno, rischia di essere inutile. E sulla candidatura di Kiev, gli Stati membri, finora si sono mostrati tutt'altro che uniti

La raccomandazione dovrà essere approvata dal collegio dei commissari e, in ogni caso, sarà un via libera condizionato. Nel testo, infatti, la Commissione potrebbe inserire la necessità che Kiev rispetti i parametri europei dello stato di diritto e della legislazione anti-corruzione

Tra i membri dell'Unione europea "ci sono molte proposte diverse, ma in realtà ci sono tre Paesi principali che non vogliono dare il via libera all'Ucraina oggi. E due Paesi stanno cercando attivamente di promuovere idee alternative”, ha detto la vicepremier ucraina per l'integrazione europea, Olga Stefanishina

La vicepremier non ha voluto rispondere alla domanda su quali siano questi Paesi perché "potrebbe danneggiare il percorso", ma si è detta "sicura" che al Consiglio europeo del 24 giugno "nessuno dei leader dell'Unione europea potrà dire di no all'Ucraina"