Microsoft chiude gli uffici in Russia, a casa 400 dipendenti

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Lo riferisce Bloomberg. Per il colosso di Redmond il paese rappresenta l'1% delle entrate globali dell'azienda. A più di tre mesi dall'invasione dell'Ucraina, dopo aver bloccato la vendita di prodotti e servizi nel Paese a inizio marzo, ha deciso di chiudere del tutto i suoi uffici

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A tre mesi dall'inizio dell'ivasione russa in Ucraina Microsoft ridimensiona ulteriormente le sue attività in Russia. (GUERRA IN UCRAINA. LO SPECIALE - GLI AGGIORNAMENTI IN DIRETTA - IL RACCONTO DEGLI INVIATI). Lo riporta Bloomberg, secondo cui, dopo aver bloccato a inizio marzo la vendita di prodotti e servizi nel Paese, l'azienda di Redmond ha deciso di chiudere del tutto il suo business e suoi uffici, scelta che impatta su 400 dipendenti. 

Ricavi dell'1%

Amy Hood, Cfo di Microsoft, aveva rivelato all'inizio di quest'anno che la Russia rappresenta meno dell'1% delle entrate globali dell'azienda.  "A seguito dei cambiamenti nelle prospettive economiche e dell'impatto sulla nostra attività in Russia, abbiamo preso la decisione di ridurre notevolmente le nostre operazioni - ha affermato un portavoce di Microsoft a Bloomberg News -. Continueremo ad adempiere ai nostri obblighi contrattuali esistenti con i clienti russi". 

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Come altre aziende

Il colosso americano non è il primo a sospendere o chiudere le proprie attività in Russia. Molte aziende internazionali, tra cui Dell, Apple, Nike e Adidas, hanno già da tempo troncato i legami con Mosca, chiudendo negozi o interrompendo le vendite. Non è chiaro se i dipendenti interessati dalla decisione saranno ricollocati in altre aree di Microsoft, con possibilità di lavoro da remoto. 

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