Trovato secondo scarpone di Günther Messner a 52 anni dalla morte sul Nanga Parbat

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I resti dell'alpinista, morto sotto una valanga nel 1970, furono ritrovati nel 2005. "La tragedia del Nanga Parbat rimane per sempre così come Günther", ha scritto sui social il fratello Reinhold pubblicando una foto dello scarpone

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È stato trovato anche il secondo scarpone di Günther Messner, l'alpinista altoatesino morto 52 anni fa sotto una valanga durante una spedizione con il fratello Reinhold sul Nanga Parbat, in Pakistan. "La scorsa settimana, la seconda scarpa di mio fratello Günther è stata trovata ai piedi del ghiacciaio del Diamir da gente del posto. Dopo cinquantadue anni. La tragedia del Nanga Parbat rimane per sempre così come Günther". Così il fratello Reinhold su Instagram ha annunciato il ritrovamento, allegando al post anche una foto dello scarpone.

I resti ritrovati nel 2005

I resti di Gunther, morto nel 1970 investito da una valanga, furono trovati nel 2005 insieme all'altro scarpone. Il fratello Reinhold era tornato sul posto, al Nanga Parbat, per recuperare i resti e procedere alla cremazione. "Mi hanno chiamato fratricida per la volontà di alcuni di fama e soldi. Si tratta di un vero e proprio crimine", aveva detto all'epoca Reinhold Messner con rammarico al suo ritorno in Italia. "Il ritrovamento dei resti e di uno scarpone dimostrano senza ombra di dubbio che Günther è morto durante la discesa e non è stato abbandonato da me durante la salita", aveva aggiunto l'alpinista.

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Reinhold: "Sono in pace con me stesso e con la vicenda"

Il ritrovamento del secondo scarpone dell'alpinista sul versante Diamir del Nanga Parbat dà ragione a quanto sempre dichiarato da Reinhold, accusato di aver abbandonato il fratello. Questa "è solo la conferma della conferma e di quanto io ho sempre detto" ha affermato Messner, che fin dall'inizio ha sostenuto che Günther sia stato travolto da una valanga sul versante del ritrovamento odierno. "Ora il ghiacciaio ha restituito anche il secondo scarpone. Io sono in pace con me stesso e con l'intera vicenda, i dietrologi ci saranno sempre, ma questo non importa", ha concluso Messner.

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