Efficienza energetica, lo studio: come ridurre la dipendenza da gas e petrolio

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l'inviato a Sønderborg, Danimarca, Alberto Giuffrè

Presentato in Danimarca un nuovo studio dell'Agenzia internazionale dell'Energia: raddoppiando gli sforzi per l’efficienza ogni anno, si potrebbe rinunciare a quasi 30 milioni di barili di petrolio al giorno, cioè il triplo della produzione giornaliera della Russia

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Se raddoppiassimo gli sforzi per l’efficienza energetica ogni anno potremmo rinunciare a quasi 30 milioni di barili di petrolio al giorno, cioè il triplo della produzione giornaliera della Russia. E a un quantitativo di gas naturale quattro volte superiore a quello che l’Unione europea ha importato dalla Russia nel 2021. Cioè prima dell’invasione dell’Ucraina e della più grande crisi energetica degli ultimi 50 anni. A dirlo è un nuovo studio dell’Agenzia internazionale dell’energia, l’organizzazione più autorevole per quanto riguarda il coordinamento delle politiche energetiche dei Paesi membri. 

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"Ogni settore può essere più efficiente"

Lo studio viene presentato a Sonderborg, nel sud della Danimarca, in occasione della settima conferenza sull’efficienza energetica. Un appuntamento che vede riuniti 25 ministri da tutto, amministratori delegati ed esperti del settore.  “Ogni settore può essere più efficiente", spiega a Sky TG24 Brian Motherway, Head of Energy Efficiency dell'Agenzia internazionale dell'Energia: "Nelle nostre case sappiamo che possiamo risparmiare energia cambiando i nostri comportamenti. Ma anche isolando meglio i nostri edifici. Ogni casa che costruiamo adesso può essere più efficiente in modo da sprecare meno energia". E ancora: "Possiamo comprare automobili più efficienti, il settore dei trasporti può passare ai veicoli elettrici. L’industria e le imprese possono risparmiare energia”.

 

Obiettivo emissioni zero

L’efficienza, oltre ad abbassare i costi per i consumatori, può portare nei prossimi dieci anni alla creazione di 10 milioni di nuovi posti di lavoro. E soprattutto aiuta a mettersi nella giusta traiettoria per arrivare allo scenario più importante: quello delle emissioni nette zero di anidride carbonica.  

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