Ankara non ha trovato l'intesa con i due Paesi scandinavi per sostenere la loro candidatura nella Nato. "Il dialogo continuerà", ha però fatto sapere il portavoce di Erdogan, anche se il requisito essenziale è "quello di fermare il sostegno a gruppi considerati terroristici dalla Turchia"
La Turchia non ha trovato un accordo con Svezia e Finlandia per potere sostenere la loro candidatura nella Nato. Lo ha fatto sapere il portavoce del presidente turco Recep Tayyip Erdogan, Ibrahim Kalin, in una conferenza stampa a conclusione dei colloqui tra funzionari turchi e delegazioni di Svezia e Finlandia (GUERRA IN UCRAINA: LO SPECIALE - GLI AGGIORNAMENTI IN DIRETTA - IL RACCONTO DEGLI INVIATI).
"Il dialogo continua"
Kalin ha aggiunto che il dialogo con i Paesi scandinavi continuerà e che la Turchia chiede loro di fermare il sostegno a gruppi considerati "terroristici" da Ankara per sostenere la candidatura nell'Alleanza Atlantica.
Svezia e Finlandia aprono su stop embargo armi
Le delegazioni di Svezia e Finlandia hanno mostrato "un'attitudine positiva" sulla revoca dell'embargo sull'esportazione di armi alla Turchia. Oltre all'embargo, Ankara lamenta l'ospitalità concessa da Stoccolma e Helsinki a membri di Pkk, Ypg e Pyd, formazioni curde che la Turchia considera organizzazioni terroriste. "E' inaccettabile che alleati della Nato si impongano sanzioni tra loro", ha sottolineato Kalin, affermando di aspettarsi una "corretta applicazione" dei principi del vertice Nato del 1999 sulle procedure di adesione.