La polizia talebana di Kandahar pattuglia la città con intelligence e soldati armati 24 ore su 24. Nelle loro missioni notturne affrontano sul campo la minaccia dell'Isis
In un Afghanistan piegato dalla peggiore crisi umanitaria di sempre, sono i gruppi terroristici, Isis-K in testa, a trarre maggior vantaggio sul terreno. Dopo quello all’aeroporto di Kabul durante l’evacuazione, molti sono stati gli attacchi suicidi firmati dall’organizzazione terroristica in questi mesi. Dai più noti alle cronache, che hanno lasciato decine di morti nelle moschee sciite, a quelli pressoché quotidiani, di cui non sentiamo parlare, perché si tratta di piccole operazioni di guerriglia – come gli attentati con bombe magnetiche a Kabul, e non solo – che hanno come target soprattutto i talebani.
Polizia talebana contro l'Isis
L’obiettivo? Ridimensionare l’influenza degli studenti coranici, anche laddove riscuotono più consensi, dimostrando come l’Emirato non sia in grado di garantire la sicurezza di una popolazione già stremata da quarant’anni di guerre. Lo sa bene la polizia talebana di Kandahar che, dopo l’attacco alla più grande moschea sciita del territorio, pattuglia la città con intelligence e soldati armati 24 ore su 24. Siamo riusciti a partecipare a una delle loro operazioni militari notturne, e farci spiegare dal Comandante Hafiz Mawiya come viene affrontata sul campo la minaccia Isis.